Dopo anni di dibattiti pare essere finalmente giunti ad una svolta nell’annosa questione relativo al rimborso del costo della licenza Windows OEM laddove l’utente non desiderasse usare questo sistema operativo.
E’ infatti noto che la quasi totalià del PC desktop e notebook sono venduti con Windows ed altri software preinstallati. Appena acceso il computer viene proposto al cliente di accettare l’EULA (End User Licence Agreement) nel quale è detto che, in caso di non accettazione, è possibile richedere il rimborso al costruttore.
I guai arrivavano proprio a questo punto dato che, rivolgendosi al rivenditore o produttore, questi si rifiutava categoricamente di rimborare il costo della licenza, adducendo le scuse più strane. Qualcuno c’era riuscito a farsi rimborsare, basti pensare al grosso lavoro di Paolo Attivissimo in questa direzione, ma lo sforzo di tempo e risorse era tale da scoraggiare anche il più ostinato dei consumatori.
Ebbene qualche giorno fa Acer ha pubblicato sul proprio sito web una pagina tramite la quale è possibile, entro 5 giorni dalla data di acquisto del computer, richiedere il rimborso per le licenze di software OEM preinstallati che non si intende utilizzare. Il rimborso, ovviamente, varia a seconda del tipo di licenza, Windows Vista Business darà diritto ad un rimborso maggiore rispetto a Vista Home Basic. La stessa filosofia pare non si applichi ad altri software preinstallati, ad esempio Microsoft Works, ma è già un passo avanti notevole a tutto vantaggio del consumatore.