Sony ha inaugurato la serie, Nintendo è stata una breve parentesi, il Fondo Monetario Internazionale è l’acme dell’allarme ed ora anche Acer conferma: i server europei del gruppo taiwanese sono stati attaccati nelle settimane scorse ed i cracker sono riusciti ad impossessarsi dei dati degli utenti.
La notizia dell’attacco aveva già preso piede nelle settimane scorse, ma fino ad ora Acer non aveva ancora confermato. Il gruppo ha invece ora dato ufficialità a quanto già era noto: i server Packard Bell europei sono stati presi di mira dal gruppo “Pakistan Cyber Army” ed i dati relativi a 40 mila account sono stati trafugati. Così come in altri casi l’azienda colpita non conferma immediatamente il colpo subito, ma attende di avere maggiori informazioni a disposizione prima di lanciare l’allarme.
Acer spiega che i dati trafugati sono relativi a nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, email e numero seriale del sistema. Si nega, almeno per il momento, che possano essere stati prelevati anche dati relativi alle carte di credito utilizzate per i pagamenti online.
Nessun dettaglio è stato diramato circa le modalità dell’attacco o circa l’eventuale coinvolgimento di utenza italiana nella violazione. Quel che si sa è soltanto il fatto che i server sono stati violati, ma al momento nessuna indicazione ulteriore è stata resa pubblica a tutela degli utenti a rischio (il solo possesso di email e nomi può dare origine ad un attacco phishing particolarmente mirato ed efficace).