Chi ha un sito di e-commerce sa bene che stiamo andando incontro a uno dei periodi più interessanti per gli acquisti online: il Natale.
Personalmente ritengo che siamo già da un bel pezzo nella fase di ricerca informazioni per il Natale (e il Capodanno), ma forse siamo ancora in tempo per fare qualche ritocco al sito prima che arrivi il grosso degli acquisti.
Premesso che ci sono tanti fattori da studiare quando si vuole capire come funziona l’acquisto online (o meglio come mai a volte i visitatori entrano su un sito, arrivano al carrello e non acquistano) mi hanno incuriosito alcuni post su quanto siano importanti le recensioni dei prodotti pubblicate nei negozi online.
In questo post di Jack Aaronson vengono svelate alcune anticipazioni della ricerca “Social Shopping Study 2007” che verrà rilasciata il 12 novembre da PoweReviews.
Questo studio ha analizzato il comportamento di 1200 consumatori che hanno acquistato online almeno 4 volte in 1 anno, spendendo almeno 500 dollari.
Di questi una grossa parte, definiti “social researchers”, prima di comprare leggono avidamente le recensioni di altri clienti. Ma non solo:
78 percent of Social Researchers spent over 10 minutes of time reading the reviews, and 86 percent of Social Researchers find customer reviews extremely or very important.
64 percent of Social Researchers research products online more than half the time, no matter where they ultimately buy the product (store, Web, catalog, etc.)
81 percent of consumers use customer reviews to decide between two or three products, or to confirm that their final selection is the right one.
A questo punto se le recensioni e le opinioni degli altri utenti sono così importanti, è necessario inserirle nel sito in maniera facile da consultare, ma anche da stampare (non bisogna scordare tutti coloro che si informano online, ma acquistano offline e magari apprezzerebbero potersi portare dietro la pagina stampata del prodotto con i commenti degli utenti).
Le recensioni (nonché i voti) degli utenti sono una delle componenti più utili non soltanto per le aziende che vendono online i propri prodotti. Anche un hotel, un ristorante, un’azienda che vende fuori dal web servizi o prodotti, beneficia di questi strumenti. Nel caso del turismo ci sono tanti siti famosi (uno su tutti Tripadvisor) che dimostrano quanto gli utenti apprezzino le recensioni degli altri.
Recensioni di chi?
In passato lo stesso autore aveva proposto una interessante divisione degli utenti fra quelli che si fidano solo dei giudizi degli esperti e quelli che invece necessitano di tante opinioni (il più possibile) della gente comune (dei loro pari) per farsi un’idea in merito al prodotto da acquistare.
L’autore intelligentemente suggeriva che questa divisione non è a priori, ma contestuale, ovvero: una persona può sentirsi abbastanza esperta in un settore e quindi cercare solo le opinioni dei guru di quel settore, ma completamente ignorante in altri settori e quindi accettare e leggere i commenti di tutti. Su questo aspetto e anche su quanto sia diversa la priorità per i siti B2B rispetto a quelli B2C sarebbe interessante discuterne…