La tanto odiata tassa di concessione governativa (TCG), presente nei contratti abbonamento della telefonia mobile, potrebbe venire eliminata. Questa buona notizia arriva nella tarda serata di ieri quando il Governo è stato battuto in Senato su un ordine del giorno al famoso decreto legge del “Fare“. Il partito della Lega Nord aveva infatti presentato un Odg in cui chiedeva l’abolizione sulla tassa dei telefonini che è stato approvato con 143 sì, 118 no e 10 astenuti.
A favore dell’ordine del giorno, Lega, il Pdl e Gal, contrario invece il Governo per un problema di coperture. Piena soddisfazione da parte della Lega per l’approvazione dell’Odg che potrebbe portare alla rimozione di una tassa odiata e che oggi non ha più ragione di esistere. Sebbene comunque questo fatto possa far ben sperare per l’eliminazione della tassa di concessione governativa, affinché il decreto del “Fare” si trasformi in legge è necessario che il testo venga approvato anche nella Camera oltre che in Senato. Il percorso legislativo è dunque ancora molto lungo e alla fine non è detto che l’odiata TCG venga davvero abolita.
Si ricorda che la tassa di concessione governativa è prevista ai sensi dell’articolo n. 21 DPR 26 ottobre 1972, n. 641 (Disciplina delle tasse sulle concessioni governative) e prevede un corrispettivo mensile di 5,16 euro per i clienti privati e di 12,91 euro per i clienti affari.