Il nome Longhorn aveva quasi stancato: per mesi ha riempito le cronache con le promesse prima, le ritrattazioni poi, gli annunci infine: quando ormai Microsoft Longhorn, la grande rivoluzione dei sistemi di Redmond, doveva iniziare a scoprire le proprie carte ecco la prima grande novità costituita dal cambio della denominazione.
Microsoft Longhorn va dunque in pensione e rimarrà nella storia del gruppo come il grosso traino che ha lanciato il sistema operativo post-XP. Il nuovo nome, quello che accompagnerà il prodotto da oggi al suo approdo sul mercato, sarà Microsoft Windows Vista. Microsoft ha a tal proposito già aperto anche un sito ufficiale sul quale campeggia la promessa tanto sospirata: il nuovo sistema operativo sarà pronto nel 2006. Ma non si cerchi ancora di capire esattamente quando, poiché non vi sono altri dettagli dichiarati.
La homepage offre importanti spunti già a livello grafico, ove il nome “Vista” viene accompagnato dall’immagine di una coppia che, mano sulla fronte, guarda lontano verso un orizzonte poco definito. La semantica dell’immagine è sufficientemente chiara e denota la prospettiva al futuro, il topos di una “vista dall’alto” sul mare dell’informazione, e potrebbe non essere insignificante il concetto familiare espresso dalla coppia che guarda verso l’orizzonte.
Il nome rappresenta una importante cesura nella politica di denominazione dei propri sistemi operativi da parte di Microsoft. Scompare tanto la denominazione numerica (che da Windows 3.1 a Windows 2000 aveva accompagnato la cavalcata del gruppo) quanto quella utilizzante sigle (tra le quali Windows NT e l’attuale Windows XP). Windows Vista, insomma, fin dal nome intende essere una cosa nuova, un rinnovato impegno, una ennesima ripartenza. Brad Goldberg, general manager Microsoft, indica nel nome la volontà di esprimere un’idea di chiarezza, trasparenza.
Si susseguono fin dalle prime ore i tentativi di interpretazione del nome sfoderato, ma nessuna lettura proposta sembra comunque incarnare la verità assoluta. Le prime critiche mosse al nome consistono nel suo ampio uso in rete, tale per cui alcuni problemi tecnici potrebbero immediatamente sollevarsi al momento della registrazione di taluni domini e la denominazione potrebbe confondersi con altre entità già da lungo tempo esistenti. Interessante, comunque, il fatto che il nome sia di origine latina e non anglosassone, aspetto non insignificante per un’azienda che sul mondo di derivazione USA ha basato gran parte del proprio successo. La prima (ed unica, al momento) informazione precisa riportata dall’apposito sito concerne la Beta 1 del prossimo “Vista”: la distribuzione ai tester è prevista infatti in data 3 Agosto.