Maggio 1982 – aprile 2013, una storia durata oltre trent’anni quella di LucasArts, tra le software house più longeve e influenti dell’intera storia videoludica. L’avventura è giunta al termine, come deciso da Disney cinque mesi dopo l’acquisizione del gruppo avvenuta nell’ottobre scorso. Tutti i progetti in fase di sviluppo vengono sospesi (tra questi i titoli Star Wars 1313 e Star Wars: First Assault), i 150 dipendenti licenziati. Si chiude un’epoca per il gaming.
Sono soprattutto i giocatori di vecchia data a ricordare con un po’ di nostalgia il glorioso passato del team, che nel corso degli ultimi tre decenni ha saputo dar vita a produzioni destinate a diventare pietre miliari dell’intrattenimento videoludico, come le avventure grafiche Maniac Mansion (1987), Zak McKracken and the Alien Mindbenders (1988), Grim Fandango (1998), Sam & Max Hit the Road (1993), ma soprattutto l’indimenticabile The Secret of Monkey Island (1990), per poi cimentarsi anche con simulatori bellici, action game e tutta la serie legata al brand di Guerre Stellari.
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Tornando ai due progetti che con tutta probabilità non vedranno mai la luce, Star Wars 1313 è stato presentato in occasione dell’evento E3 2012 come un action-adventure in terza persona, basato sul motore Unreal Engine 3 e caratterizzato da un comparto grafico molto promettente, mentre Star Wars: First Assault appartiene al genere strategico. Alcune voci circolate in Rete nelle ore scorse ipotizzano un loro passaggio ad altre software house, mentre i più ne danno per certa la cancellazione.
LucasArts chiude dunque i battenti e per il futuro rimarrà operativa esclusivamente come ufficio delegato alla gestione di licenze e proprietà intellettuali. Una decisione di certo impopolare quella presa da Disney, operata nell’interesse della compagnia ma che difficilmente otterrà l’approvazione degli appassionati. Appuntamento dunque al 2015, quando nelle sale cinematografiche arriverà Episode VII.