Ciò che fino a ieri era solamente un’ipotesi, ora è certezza: la linea Nexus è giunta al capolinea, sostituita dalla neonata gamma di smartphone Pixel, presentata ieri da Google in occasione dell’evento andato in scena a New York. La conferma arriva direttamente da Hiroshi Lockheimer, SVP di Android, Chrome OS e Play, attraverso le pagine di Bloomberg.
Al momento non è in programma la realizzazione di altri dispositivi Nexus.
Secondo il suo punto di vista, la metamorfosi di bigG in un produttore hardware, con l’apertura di un’apposita divisione guidata da Rick Osterloh (ex Motorola), non andrà a influire negativamente sui rapporti che legano l’azienda a partner OEM come Samsung o LG. Questo perché la squadra, anche se interna all’ecosistema di Alphabet, riceverà lo stesso trattamento delle aziende che fino ad oggi hanno collaborato con Google. Nessun privilegio o corsia preferenziale. Questo garantirà alle realtà di terze parti la possibilità di continuare a commercializzare dispositivi basati su Android, ma arricchite da soluzioni personalizzate.
Rick e il suo team utilizzeranno la nostra piattaforma, ma lavoreranno anche a stretto contatto con la squadra di Search, con quella di Maps e con quella dell’Assistente Google, con modalità che altri partner OEM potrebbero non volere. Altre aziende potrebbero volersi differenziare sviluppando soluzioni proprie, ad esempio un alternativa all’Assistente.
Questa è la posizione condivisa da Lockheimer, voce autorevole del panorama mobile e nome chiave dell’universo Android. Sarà interessante verificare se le aziende direttamente interessate siano dello stesso parere o meno.
Samsung ci ha comunicato informazioni confidenziali a proposito della loro line-up di prodotti, sui loro piani. Non li comunicheremo a LG, né viceversa. Questo andrà avanti. Tutti riceveranno lo stesso trattamento, incluso il team di Rick.