Presentato in via ufficiale nel settembre 2015, Google Pixel C è il tablet progettato dal gruppo di Mountain View per mostrare le potenzialità del sistema operativo Android applicate all’ambito professionale. Una soluzione mobile versatile, dotata di tastiera fisica, adatta soprattutto all’editing dei documenti e alla gestione della posta elettronica. Oggi il prodotto scompare dallo store di bigG.
Per dirla tutto, da quello statunitense, poiché in Italia non è mai stato ufficialmente lanciato. Oltreoceano era però possibile fino a ieri acquistare la versione più capiente da 64 GB al prezzo di 599,00 dollari. Da oggi, chi desidera farlo, dovrà affidarsi a rivenditori di terze parti. Queste le specifiche tecniche offerte: display da 10,2 pollici con risoluzione 2560×1800 (308 ppi), processore quad core NVIDIA Tegra X1, GPU Maxwell, 3 GB di RAM LPDDR3, porta USB Type-C, quattro microfoni e memoria interna da 32 o 64 GB per lo storage. Lanciato con la versione 6.0 Marshmallow del sistema operativo, ha poi ricevuto l’aggiornamento ufficiale alla release Nougat.
Oggi Google sembra puntare maggiormente sulla piattaforma Chrome OS e sulla linea Chromebook per quanto riguarda l’offerta rivolta all’utenza business ed educational, spingendo modelli come il Pixelbook annunciato di recente. Sono però in molti a sperare nel futuro arrivo di un nuovo tablet basato su Android, sistema operativo oggi ormai capace di gestire con disinvoltura funzionalità complesse come quelle legate al multitasking: un erede dei modelli Nexus 7 visti ormai quattro-cinque anni fa sarebbe quasi certamente accolto a braccia aperte.
Tornando al Pixel C, a renderlo interessante era anche il meccanismo progettato per tenere uniti display touch e tastiera fisica: nessuna cerniera e nessuna parte meccanica, ma un sistema magnetico in grado di assicurare un accoppiamento solido tra le componenti, con inclinazione regolabile per ogni tipo di utilizzo.