Niente più interfaccia personalizzata per i futuri smartphone commercializzati da Lenovo. Il produttore ha scelto di adottare Android stock, rispondendo così a una domanda crescente da parte dell’utenza. La decisione non può che avere effetti positivi sulla frammentazione del sistema operativo, favorendo il rilascio in tempi rapidi degli aggiornamenti alle nuove versioni.
Android stock
Il primo device con UI standard sarà K8 Note, che arriverà sul mercato con preinstallata la piattaforma Android 7.1.1 Nougat senza alcun tipo di custom UI. Il produttore metterà mano al software per aggiungere il supporto a tecnologie come Dolby Atmos e TheaterMax dedicate all’intrattenimento multimediale, ma l’interfaccia rimarrà in tutto e per tutto quella rilasciata da Google. Viene così replicata un’iniziativa in linea con quanto fatto con i dispositivi Moto, che già da diversi anni offrono una homescreen e menu del tutto simili a quelli della linea Pixel e della più datata linea Nexus.
Da ora in poi non ci sarà più Vibe UI, adotteremo una versione completamente stock di Android per tutti i futuri smartphone Lenovo. Si tratta di una transizione enorme per le nostre prospettive di business.
La decisione è stata presa sulla base dei feedback raccolti dagli utenti. A parlarne è Anuj Sharma, numero uno della divisione marketing di Lenovo per l’India.
Ciò che abbiamo fatto negli ultimi undici mesi è stato analizzare le nostre prospettive in termini di software. Ci siamo avvicinati agli utenti per capire le loro richieste. È emerso un certo trend e abbiamo deciso di eliminare Vibe Pure UI dai nostri telefoni. Così, i consumatori avranno la versione stock di Android che hanno chiesto.
Differenze culturali e custom UI
L’intervento di Sharma è utile anche per capire il motivo che fino ad oggi ha spinto i produttori a personalizzare i dispositivi prima di immetterli sul mercato: si fa riferimento alle differenze culturali che distinguono un territorio dall’altro.
È stato un lungo processo da portare a termine. Come Lenovo abbiamo dovuto allineare tutti i paesi in cui sono venduti dispositivi Android. Le differenze culturali sono emerse ad esempio in Cina, dove Android non è così popolare come le skin personalizzate. Si tratta però di un’iniziativa sulla quale Lenovo ha spinto molto. Per il mercato indiano, invece, la preferenza degli utenti va all’esperienza stock di Android.
Una scelta, quella di Lenovo, che avrà effetti benefici anche in termini di update: per il produttore sarà più semplice e veloce rilasciare aggiornamenti alle nuove versioni del sistema operativo sviluppate da Google, non dovendo più modificarle a fondo per adattarvi un’interfaccia personalizzata. Una mossa che si inserisce nell’ottica auspicata da bigG, andando così a contrastare il fenomeno della frammentazione, ancora oggi vero e proprio tallone d’Achille dell’ecosistema Android. C’è da augurarsi che altri produttori scelgano di fare altrettanto.
Impiegare la versione stock di Android significa inoltre poter rilasciare aggiornamenti alle nuove versioni del sistema operativo in modo più efficiente. Diventa così più semplice garantire supporto nel lungo periodo.