Dal sito Adidas, in questi minuti: «A causa di difficoltà di natura tecnica il nostro sito Web è attualmente offline. Ci scusiamo per l’inconveniente e vi ringraziamo per la comprensione»
La causa del problema è in un attacco cracker la cui natura è attualmente sotto investigazione.
L’incidente ha preso il via in data 3 novembre, quando per la prima volta l’azienda tedesca ha notato presenze non desiderate sui propri server. Il gruppo parla esplicitamente di un attacco «sofisticato e criminale», lasciando pertanto trapelare l’idea di un attacco di alto livello, organizzato con precise finalità e pertanto chiaramente pericoloso. Coinvolto fin dalla prima ora anche il marchio Reebok e vari negozi online affiliati.
Al momento non sono disponibili dettagli ulteriori. Quel che il gruppo ha fatto sapere è soltanto il fatto che il sito è stato portato offline non appena si è avuta notizia dell’attacco. L’azienda rassicura in queste ore gli utenti spiegando di non aver ravvisato alcuna violazione potenzialmente pericolosa per coloro i quali hanno lasciato all’azienda i propri dati personali, ma prima di riportare le pagine online saranno effettuate ulteriori verifiche.
L’attacco non sembra essere in alcun modo legato ad eventuali rappresaglie degli Anonymous, che proprio per il 5 novembre preannunciavano attacchi importanti di cui non si è avuta però notizia. Il caso Adidas appare pertanto un caso a sé, la cui natura è però al momento ancora tutta da approfondire.