L’analisi approfondita dell’iPad ha messo in luce qualcosa di nuovo e, finora, segreto. Qualcosa che, probabilmente, sarà spiegato e dettagliato agli utenti in occasione della prevista presentazione della quarta major release del sistema operativo iPhone. Qualcosa che, soprattutto, potrebbe avere a che fare con le strategie di sviluppo legate al tablet di Cupertino. Qualcosa che, ad oggi, è stato deliberatamente battezzato AdLib.
Jim Hoskins, autore della scoperta, si chiede se AdLib possa essere il web framework segreto che Cupertino ha celato nell’iPad per procedere con propri test interni. Il framework si sarebbe svelato in seguito ad alcune prove con iPad Simulator: alcune pagine navigate tramite Safari si sarebbero infatti presentate al tocco come una qualsiasi applicazione. Una applicazione, quindi, in grado di girare su web browser. «La cosa folle, è che è costruita completamente con HTML, CSS e Javascript».
Nel presentare quanto scoperto Hoskins non lesina stupore per quella che sembra poter essere una radicale novità. Un video è stato così immediatamente prodotto per dimostrare quanto descritto:
«Ciò che è particolarmente interessante è che fa qualcosa che non dovrebbe essere in realtà possibile con Mobile Safari: include dei box che possono essere gestiti con un dito solo, completi di scroll bar e transizioni elastiche. Se hai mai lavorato con Safari sull’iPhone, sai che è possibile avere lo scrolling, ma richiede una speciale combinazione di due dita». E tutto ciò, spiega Hoskins, con 4300 righe di codice nei quali compaiono i vari ADTabBarController, ADScrollPane, ADViewController, ADView, ADToolbar ed altro ancora. L’autore spiega di non capire cosa possa significare il prefisso “AD”, ma con l’ipotesi “iAd” in circolazione il nesso con l’advertising non può che essere avanzato.
L’applicazione del framework renderebbe l’esperienza web sempre più simile all’esperienza sulle applicazioni. Simile interfaccia per simili interazioni, con l’iPad a mediare grazie all’uso degli standard e strumenti adeguati per mettere nelle mani degli utenti contenuti più omogenei e di più facile utilizzo. Hoskins ha copiato il codice e lo ha messo a disposizione per il download. Chiunque voglia sbirciare tra i segreti dell’iPad, insomma, può approfittarne.