Adobe Creative Cloud, update obbligatorio

Gli abbonati al servizio Creative Cloud di Adobe sono obbligati ad aggiornare le applicazioni perché le vecchie versioni violano il copyright di Dolby.
Adobe Creative Cloud, update obbligatorio
Gli abbonati al servizio Creative Cloud di Adobe sono obbligati ad aggiornare le applicazioni perché le vecchie versioni violano il copyright di Dolby.

Adobe ha deciso di far arrabbiare i suoi abbonati. Dopo aver testato gli aumenti per il piano Fotografia della Creative Cloud, la software house californiana ha comunicato tramite email che gli utenti devono effettuare un aggiornamento obbligatorio alle ultime versioni della suite per evitare la violazione dei diritti d’autore.

Le email sono differenti per ogni abbonato, in quanto sono indicate le applicazioni installate sul computer e le ultime versioni disponibili. Alcune lettere sono ancora più categoriche perché obbligano l’utente ad eliminare le vecchie versioni non supportate. In base ai termini d’uso, la licenza è scaduta. In effetti, Adobe ha recentemente comunicato che gli abbonati possono accedere solo alle ultime due versioni delle applicazioni incluse nella Creative Cloud. Nelle email viene spiegato come effettuare l’aggiornamento.

La software house aggiunge inoltre che l’utente corre il rischio di violare il copyright di terze parti. In pratica non è più possibile utilizzare versioni non autorizzate delle applicazioni. Adobe parla di procedimento legale in corso, senza tuttavia specificare il nome dell’altra azienda. Secondo Apple Insider potrebbe essere Dolby, che ha citato Adobe a marzo 2018 per violazione dei diritti d’autore e del contratto.

Prima del servizio Creative Cloud, Adobe pagava le royalties a Dolby in base al numero di dischi venduti. L’accordo è stato rinegoziato dopo l’arrivo delle versioni online dei software, in modo da calcolare le royalties in base al numero di utenti che usano le applicazioni. Adobe però non ha fornito tutte le informazioni necessarie, per cui Dolby ha avviato il procedimento legale. Se gli abbonati non effettuano l’aggiornamento potrebbero essere accusati di violazione del copyright.

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