La fine del noto player multimediale si avvicina inesorabilmente. Anche se l’addio definitivo a Flash è previsto negli ultimi mesi del 2020, il famigerato plugin è già stato disattivato nei principali browser. Google ha ora comunicato che il suo motore di ricerca non mostrerà più siti web in Flash tra i risultati.
La “morte” di Flash era stata annunciata da Adobe circa due anni fa. La software house californiana aveva concordato con alcuni partner (Microsoft, Google, Apple, Facebook e Mozilla) la data di interruzione del supporto (distribuzione e aggiornamenti), consigliando agli sviluppatori web di puntare unicamente sui formati aperti, come HTML5. Le numerose vulnerabilità del noto plugin installato nei browser sono tuttora sfruttate per eseguire attacchi di vario genere e mettere il pericolo la sicurezza degli utenti. Questo e altri motivi hanno spinto Steve Jobs a pubblicare la famosa lettera di aprile 2010.
Google, Mozilla e Microsoft hanno disattivato per default il plugin Flash in Chrome 76, Firefox 69 e Edge. Se necessario si dovrà quindi attivare manualmente il player. Oggi meno del 5% dei siti web utilizza Flash, quindi il consiglio è quello di evitare la sua installazione.
Google Search non supporterà più Flash dalla fine dell’anno. Ciò significa che il motore di ricerca ignorerà i pochi siti ancora esistenti con contenuto in Flash. Inoltre non verranno più indicizzati i file SWF standalone. Dato che i crawler funzionano se i siti hanno contenuti testuali, Google aveva sviluppato un workaround nel 2008 per inserire i siti in Flash nei risultati delle ricerche. Ora questo trucco non servirà più. Il futuro è HTML5.