Il tentativo di Adobe di tuffarsi nel mondo degli store di applicazioni è durato pochi mesi: la società statunitense ha infatti annunciato di avere intenzione di chiudere i due store attualmente a disposizione degli utenti, rispettivamente denominati Adobe AIR Marketplace ed Adobe InMarket. A spingere la società a tale decisione sono stati i commenti provenienti dagli utenti, i quali non sembrano esser stati positivi.
Piuttosto che spendere risorse economiche ed umane sullo sviluppo di una piattaforma il cui successo risulta ancora molto lontano ed i cui risultati non hanno finora rispettato le aspettative, dunque, il gruppo ha reso noto ufficialmente di volersi concentrare sulla realizzazione di progetti in grado di fornire i propri frutti nel breve e medio termine. L’obiettivo della società sarà da ora quello di aiutare gli sviluppatori nella creazione di applicazioni mediante le proprie tecnologie, per lanciarle poi negli store ufficiali dei vari produttori di smartphone e sistemi operativi mobile.
Creato durante lo scorso inverno, l’Adobe InMarket ha finora semplificato la vita ai programmatori permettendo loro di creare in un sol colpo applicazioni in grado di funzionare in tutti gli ambienti operativi ove le tecnologie Adobe risultino presenti. La chiusura di tale strumento avverrà gradualmente: il 31 agosto il portale ufficiale verrà dismesso, mentre il blocco delle nuove applicazioni in ingresso avrà luogo sin da subito, impedendo agli sviluppatori di aggiungere ulteriori app al catalogo.
Dopo alcuni mesi di duro lavoro, dunque, Adobe è costretta ad alzare bandiera bianca dinanzi ad un settore già colmo di soluzioni di vario genere, in cui risulta difficile emergere rispetto alla concorrenza. Gli store targati Adobe, siano essi relativi al mondo mobile oppure a quello desktop, hanno trovato quindi la strada sbarrata da un’ardua competizione e, piuttosto che intestardirsi in una direzione che avrebbe potuto provocare grosse perdite per il gruppo, i vertici societari hanno preferito virare verso una nuova strada, cercando di andare incontro agli sviluppatori in maniera alternativa.