Prima di attivare la fotocamera frontale del proprio smartphone per scattare e condividere sui social un selfie è sempre bene fermarmi un attimo e riflettere sul fatto che, come sottolineato anche da una ricerca della Ludwig Maximilians University (Monaco), nessuno li vuol vedere. Se poi, proprio si dovesse non resistere alla tentazione, almeno che lo si faccia nel migliore dei modi.
Adobe ha intenzione di migliorare il processo, soprattutto nella sua fase di editing e post-produzione, grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale. Il metodo è ben spiegato dal video in streaming di seguito, che mostra le potenzialità della tecnologia Sensei. In questo caso specifico, il sistema impiega avanzati e complessi algoritmi per l’analisi del volto, così da apportare modifiche all’immagine in modo tale da eliminare distorsioni e applicare correzioni laddove necessario.
Ad esempio, l’IA è in grado di cancellare le deformazioni causate dall’impiego di una fotocamera posizionata a pochi centimetri di distanza dal volto, oltre che ad aggiungere un suggestivo effetto bokeh, tipico delle ottiche con elevata apertura del diaframma, mantenendo il viso ben a fuoco e sfocando invece tutto ciò che si trova dietro.
È inoltre possibile selezionare una qualsiasi delle immagini presenti in Rete, lasciare che l’infrastruttura di Adobe la analizzi per interpretarne le caratteristiche e poi riproporne lo stile all’interno del proprio scatto. Ancora, agendo su un semplice cursore si può modificare l’angolazione di scatto, simulando una rotazione del soggetto. Da precisare che, al momento, l’app non è ancora disponibile pubblicamente, ma fa parte della sperimentazione che la software house sta conducendo per indagare le potenzialità dell’IA nell’ambito della fotografia e del fotoritocco. Non è chiaro se e quando verrà rilasciata, ma l’impiego di un iPhone per il filmato dimostrativo sembra far ipotizzare a un suo arrivo almeno su iOS.