Dopo essersi affermato come standard di fatto nel mondo desktop, sarebbe stato lecito aspettarsi da Flash un altrettanto ampia egemonia anche sul fronte dei browser per mobile, se non altro per le piattaforme multimediali più dotate (iPhone, WebKit, Opera Mini e Internet Explorer Mobile). Invece fino ad oggi Adobe ha fallito l’obiettivo, presentando solo un client ridotto, il Flash Lite appunto, penalizzato ancora di più da una pessima, a mio avviso, politica sulla licenza che ne ha ulteriormente rallentato la diffusione.
Complice la vetrina del Mobile World Congress, Adobe ha infine promesso che entro il 2010 realizzerà una versione del suo Flash Player 10 per Palm Pre, Nokia S60, Android e Windows Mobile. Su Blackberry e iPhone, invece, è stato lasciato aperto un velo di possibilità, ma nessuna certezza.
Contestualmente Adobe ha anche annunciato di aver contribuito assieme a Nokia alle casse dell’Open Screen Project, un’iniziativa che impegna i partner partecipanti a definire un runtime comune tra tutti i loro prodotti, grazie al quale un’applicazione Flash potrà essere eseguita senza problemi di portabilità. Iniziativa a cui, proprio durante il Mobile World Congress, ha aderito anche Palm con il suo Pre.
Inoltre, proprio a confermare la volontà di fare sul serio, Adobe sta percorrendo altre strade, che includono la rimozione della licenza pagata dai costruttori di dispositivi per avere il Flash Lite nei loro prodotti, l’apertura del suo runtime a terze parti che potranno personalizzarlo a piacimento, la creazione del The Flash Lite Developer Challenge e altro ancora.
Insomma, sembra che le intenzioni ci siano tutte. Che la sempre più vicina concorrenza con Silverlite for Mobile di Microsoft sia riuscita a muovere le ristagnate acque di un settore dove l’assenza di vere alternative ha portato ad una mancanza di innovazione durata qualche anno?