Adobe ha portato alla fase beta AIR, il progetto che in fase alpha era stato presentato come Apollo e che già aveva raccolto ampio interesse per le caratteristiche e le opportunità che il tutto avrebbe offerto agli sviluppatori. AIR rientra nel contesto delle applicazioni che, sviluppate dai grandi nomi del software SaaS, intendono costruire un ponte tra il software ed i servizi sul web: AIR, dunque, si mette in diretta competizione con Silverlight e Google Gears, anche se con quest’ultimo i rapporti sembrano essere particolarmente amichevoli.
La versione finale di Adobe AIR (Adobe Integrated Runtime) dovrebbe essere rilasciata in estate e sarà il frutto del beta test compiuto sulla nuova release. Le potenzialità del nuovo ramo sono di grande suggestione in quanto i progetti odierni rappresentano la base su cui le future Rich Internet Applications troveranno substrato su cui crescere. AIR sarà in grado di girare su ogni tipo di piattaforma e troverà in Flash il riferimento con cui costruire le migliori sinergie. La presentazione disponibile sul sito ufficiale, nel frattempo si conclude proponendo una immediata scelta all’utente interessato: iniziare a sviluppare con HTML/AJAX oppure partire direttamente da Flex.
AIR si pone pertanto in diretta competizione con Silverlight (nato, per definizione, come anti-flash), ma questo tipo di opposizione spinge altresì Adobe tra le braccia di Google: le parti hanno in comune alcune scelte (a partire dai database SQLite) sulle quali ora i rispettivi team stanno costruendo le API per fare interagire le rispettive produzioni. In coincidenza con la beta di AIR, Adobe ha rilasciato una nuova versione in beta pubblica di Flex 3 utile ad ottimizzare le interazioni con la Creative Suite 3 ed il nuovo tool per le RIA. Entrambi i download sono concessi a titolo gratuito ed il prezzo finale di Flex dovrebbe essere annunciato solo nel momento in cui il prodotto sarà ufficialmente pronto per il mercato.