La sicurezza online è diventata una urgenza che le grandi aziende che operano sul web stanno avvertendo: ecco quindi che StopBadware ha annunciato la nascita dell’Ads Integrity Alliance, una iniziativa che avrà come scopo quello di proteggere gli utenti dalla pubblicità dannosa, e garantire allo stesso tempo la fiducia nell’ecosistema della pubblicità online. Un’alleanza che vede, tra i fondatori, grossi nomi del calibro di Facebook, Google, Twitter, AOL e l’Interactive Advertising Bureau (IAB).
Nel corso degli anni, ed in particolar modo durante il boom che la rete ha vissuto nell’ultimo decennio, è stato evidente come la pubblicità sia diventata un elemento di traino per la sua crescita. Ma contemporaneamente sono arrivati anche i protagonisti negativi di questo mercato, che hanno minacciato la fiducia dei navigatori. Tuttavia i leader del settore stanno lavorando duramente per proteggere gli utenti contro le minacce delle truffe e del malware.
Come dichiarato da Maxim Weinstein, direttore esecutivo di StopBadware, «L’ADS Integrity Alliance è una naturale estensione della missione di StopBadware per rendere il web più sicuro attraverso la lotta ai badware. Nessuno può affrontare le minacce su Internet per proprio conto, quindi stiamo riunendo i leader delle organizzazioni del settore per affrontare il problema in modo collaborativo».
I sistemi di pubblicazione degli annunci sono costruiti per produrre milioni di annunci mirati su siti web in modo scalabile e, quando si dispone di sistemi automatizzati in scala molto grandi, non è sempre facile bloccare i sistemi criminali. L’ideale sarebbe trovare un modo per bilanciare l’efficienza dell’automatizzazione con la necessità di proteggere gli utenti dagli annunci cattivi.
Tra gli obiettivi dell’alleanza ci sono lo sviluppo e la condivisione delle definizioni, per diventare una piattaforma per la condivisione delle informazioni sulle minacce e la collaborazione con i responsabili politici e le forze dell’ordine.
Lo scorso anno Google ha disattivato più di 130 milioni di annunci e 800.000 inserzionisti che hanno violato le politiche dell’azienda. Le parole di Eric Davis, responsabile delle politiche pubbliche di Google, rendono chiara la situazione attuale: i badware facilitano la diffusione di malware e ingannano gli utenti, diminuendo l’esperienza online e minacciando la fiducia nella rete. L’alleanza, quindi, avrà come funzione quella di diventare un forum per lavorare insieme.
Come sottolineato da Cnet, è singolare l’assenza di Microsoft e Yahoo da questa alleanza, ma Weinstein spera che il gruppo si allarghi in futuro e comprenda altre aziende per evitare dicotomie e guerre di quartiere: insieme si vince, divisi si confonde.