L’annuncio arriva tramite il blog dedicato e per firma di Christine Lee, AdSense Product Marketing Manager: Google è pronto a compiere i primi test relativi ad una nuova forma di pubblicità video. Se «content is the king», anche i contenuti video possono diventare materia golosa per imporre il proprio marchio pubblicitario ed è così che Google ha ideato una formula ideale (seppur al momento solo per un test pilota) anche per il proprio circuito AdSense.
Nel post Christine Lee differenzia esplicitamente l’esperimento rispetto ai precedenti già avviati. Le tre modalità esplorate nell’ambito diventano dunque le seguenti:
- «Click-to-play video ads»;
- «AdSense video distribution and sponsorship»;
- «AdSense for Video pilot».;
Google specifica come il tutto sia irremovibilmente in fase di test chiuso: nessun nuovo tester sarà al momento ammesso. Se questo tipo di AdSense potrà offrire un valore specifico maggiore rispetto alle normali forme testuali, soprattutto agli editori impegnati in produzioni video, Google deciderà di dar forma ad una sperimentazione più ampia del servizio. Il tutto, spiega la Lee, è dedicato a quanti vorranno monetizzare le proprie produzioni, agli advertiser che vorranno accedere ad inventari video di qualità ed infine agli utenti che vorranno progredire la propria esperienza di fruizione dei video (il tutto potrebbe divenire peraltro una forma di monetizzazione utile per offrire agli utenti video di maggior qualità (pur se ad un maggior costo di produzione) con la certezza di un ritorno economico successivo. Con AdSense for Pilot, inoltre, Google potrebbe estendere il proprio impegno nei video con l’opportunità di monetizzare l’ambito specifico anche al di fuori del solo YouTube.
Alcuni dettagli tecnici relativi al progetto sono stati svelati da John Battelle a seguito di una comunicazione privata di un responsabile Google. Le pubblicità avranno la durata massima di 30 secondi e potranno essere immesse nel video in un punto a piacimento, a scelta di chi è incaricato di distribuire il contenuto. La pubblicità, inoltre, non sarà ospitata sul player YouTube o Google Video, ma direttamente sul player dell’editore. L’utente, visualizzando la pubblicità, avrà sempre e comunque la possibilità di uno split per saltarne la visualizzazione e passare ai contenuti video successivi.