Il mercato residenziale della telefonia fissa e dell’ADSL in Italia è in crisi. Questa frase è la sintesi di quanto emerge dai dati dell’Osservatorio trimestrale AGCOM sulle telecomunicazioni in cui sono evidenziati i trend riguardanti il periodo di settembre 2011. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e al trimestre precedente, il numero di accessi diretti alla rete fissa è in forte calo e precisamente si contano 400 mila utenze in meno.
Leggendo nello specifico il rapporto, troviamo che a subire le maggiori perdite è Telecom Italia che vede un bilancio negativo di circa -700 mila utenze.
Gli operatori alternativi invece sono in leggero aumento e globalmente segnano un +300 mila utenze.
In Italia il mercato è così suddiviso: Telecom Italia (70,4%), Wind (11,4%), Fastweb (7,4%), Vodafone (7,9%), Tiscali (1,8%), BT Italia (0,4%) e Altri (0,6%).
Per quanto riguarda nello specifico la banda larga, anche qui si registra una forte contrazione con -180 mila utenze, anche se facendo un confronto nei 12 mesi il saldo è ancora positivo. La velocità media degli accessi è aumentata anche se il digital divide è ancora piuttosto esteso
Ma se la crisi del fisso e dell’ADSL è evidente, così non è invece per le linee mobili che sono in grande spolvero. Agli italiani i telefonini piacciano molto e l’internet in mobilità anche di più.
I dati offerti dalla ricerca dell’AGCOM mostrano un consistente aumento delle attivazione delle SIM pari a un +1,7 milioni.
Crescita dovuta prevalentemente all’attivazione delle SIM dati e all’aumento dell’utenza Affari. Per quanto riguarda le quote di mercato, troviamo in crescita TIM con un +0,5% (34,6%) e Wind con un +0,9% (22,7%), in flessione Vodafone con un – 1,3% (32,8%), mentre risulta stabile 3 Italia (9,9%).
Curiosando tra i dati scopriamo che l’83,2% delle SIM attive sono prepagate. In crescita anche gli operatori mobili virtuali con un dato complessivo di +0,7 milioni.
Per quanto riguarda la banda larga mobile troviamo ben 18,1 milioni di SIM attive con un incremento del 9,8%