ADUC ha deciso di denunciare TIM all’AGCOM per la prossima attivazione di TIM Prime Go. L’operatore italiano torna nuovamente sul banco degli imputati delle associazioni dei consumatori per il suo progetto di rimodulare a tutti i costi i suoi piani tariffari con l’obiettivo di includere nuovi servizi di valore aggiunto aumentandone, però, contestualmente, il costo. Tutti i clienti dell’operatore, sanno che in origine TIM aveva intenzione di forzare l’attivazione dell’opzione TIM Prime a tutti.
Opzione che prevedeva l’inclusione di alcuni servizi extra che però richiedeva un costo aggiuntivo. Mossa che fu subito denunciata dalle associazioni dei consumatori alle Autority. Il risultato fu che AGCOM intervenne immediatamente sollecitando TIM a non portare avanti la rimodulazione. L’operatore decise, dunque, di fare un passo indietro per valutare una strada che rispettasse quanto chiesto dall’AGCOM. Dopo un paio di mesi, TIM annunciò quindi TIM Prime Go, una nuova offerta tariffaria a cui sarebbero stati migrati tutti i clienti in possesso di un profilo base a consumo. Offerta che prevede l’inserimento di alcuni servizi di valore aggiunto ad un costo, però, di 49 centesimi a settimana. Chi non volesse sottostare alla rimodulazione potrà passare ad un altro operatore, disdire il contratto con TIM oppure passare ad un altro profilo tariffario che però prevede costi superiori.
Questa nuova mossa di TIM non è piaciuta all’ADUC che considera TIM Prime Go non un nuovo piano tariffario di base ma un costo fisso puro. I 49 centesimi a settimana sono richiesti a prescindere, anche se non si attivano i vantaggi pubblicizzati da TIM. L’attivazione dell’esborso è automatica e senza consenso preventivo, mentre per usufruire dei vantaggi occorre il consenso e la richiesta del cliente.
In definitiva, per ADUC, chi aveva una sim a consumo (che per definizione non ha costi fissi) si ritrova a scegliere fra avere un costo fisso (TIM Prime Go) o un aumento del prezzo per minuto di chiamata (se prima pagava meno di 0,29 centesimi al minuto subirà un aumento, altrimenti il costo resterà invariato).
ADUC, dunque, ravvede molteplici violazioni normative da parte di TIM e dunque ha provveduto ad effettuare la denuncia all’AGCOM che adesso dovrà esprimersi per eventualmente bloccare la rimodulazione.