Italia-programmi.net è un nome che si è fatto conoscere nei mesi passati per aver ricalcato le orme di Easy Download: il sito è il riferimento primo di una truffa ormai nota, che ancora miete vittime anche in Italia e contro cui ora l’ADUC punta il dito per fare in modo che le denunce possano portare a risultati concreti sul campo.
Spiega l’ADUC: «L’Antitrust, in seguito a varie denunce di cittadini e di associazioni come l’Aduc ha intimato alla società che gestisce il sito Italia-programmi.net di sospendere ogni attività diretta a fa diventare loro abbonati chi cerca in Rete un qualche programma gratuito come, per esempio, un antivirus. La nostra denuncia ha quindi dato un primo effetto, ma le telefonate e le lettere di chi è incappato in questa truffa continuano a spron battuto».
Il fatto che l’Antitrust abbia colto le contestazioni dell’associazione intimando la chiusura del sito è un primo importante passo poiché significa che il percorso che ha già portato alla chiusura di Easy Download è stato avviato. L’ADUC non abbassa però la guardia e, anzi, rilancia: «A questo punto, però, crediamo che non basti una intimazione fatta da un’Autorità italiana ad una società che ha sede nelle Seycelles, ma occorra anche un multa che penalizzi il comportamento scorretto. Non solo, ma occorre che sia intimato il rimborso per coloro che, in buona fede, hanno già versato i 96,00 euro che questa società aveva loro chiesto col metodo oggi riconosciuto commercialmente scorretto».
Sul sito ADUC sono disponibili tutti i consigli per difendersi nel caso in cui si sia ricevuta l’intimazione a pagare l’abbonamento e come difendersi dalle minacce dell’azienda.