Per Twitter il 2010 potrebbe essere caratterizzato da una nuova serie di acquisizioni. La possibilità di procedere in tempi relativamente brevi all’acquisto di nuovi asset è stata ventilata dal cofondatore del celebre sistema per il microblogging, Biz Stone, recentemente intervenuto in un incontro con la stampa a Tel Aviv. Le nuove ipotesi sembrano far tremontare le indiscrezioni circolate nel corso degli ultimi giorni su una possibile cessione del social network.
Nel corso del proprio intervento, Stone ha confermato un particolare interesse da parte della società per dare vita ad alcune importanti acquisizioni. «Abbiamo portato a termine un’acquisizione lo scorso anno e si è rivelata un’ottima decisione» ha dichiarato il cofondatore di Twitter, sottolineando di non avere ancora identificato una realtà in particolare da acquisire per rinforzare il proprio brand e naturalmente la piattaforma che consente di inviare i micropost: «Non appena la nostra attenzione sarà attirata da uno di questi sviluppatori, li valuteremo in maniera accurata e approfondita».
Biz Stone ha poi ribadito un concetto portato all’attenzione dei media in più occasioni nel corso dell’ultimo anno: Twitter può fare affidamento su risorse finanziarie consistenti, tali da consentire una lenta e misurata implementazione dei servizi tesa a ridurre al minimo la possibilità di compiere errori. Una filosofia che sarà applicata anche nel corso del 2010, quando la piattaforma inizierà a introdurre alcune soluzioni legati all’advertising per «iniziare a fare soldi». Stone non ha fornito ulteriori dettagli in merito, ma ha confermato l’intenzione di mettere in campo un sistema per la pubblicità fuori dagli attuali schemi e dai modelli finora utilizzati online. Una novità da sperimentare sul campo senza particolari premure: «Non abbiamo scadenze particolari per raggiungere il pareggio. Siamo pieni di soldi in banca».
In un precedente incontro tenutosi presso la Oxford University (Gran Bretagna), Biz Stone ha confermato di non essere interessato a vendere Twitter e ha ventilato l’ipotesi di dar vita a una offerta pubblica iniziale (IPO) per quotare la società in borsa. «Il fatto è che desideriamo costruire una società in grado di durare per un lungo periodo di tempo. Se l’IPO potrà essere la strada per raggiungere tale obiettivo, allora sicuramente la seguiremo. Non abbiamo ancora messo in calendario tale eventualità» ha dichiarato Stone, ricordando che nel frattempo potrebbero emergere soluzioni alternative ugualmente valide per offrire un futuro solido e stabile a Twitter anche senza una quotazione in borsa.
Salvo cambiamenti di programma, il 2010 porterà anche gli attesi account business con funzionalità avanzate per monitorare meglio l’attività degli iscritti ai profili delle aziende. Stando alle prime informazioni, il sistema includerà alcune funzioni per visualizzare le statistiche e nuove opzioni per ricevere i feedback. Per l’implementazione dei nuovi account business, gli sviluppatori della piattaforma hanno tenuto in considerazione le modalità di utilizzo di Twitter da parte delle aziende che già possiedono un profilo e le reazioni degli utenti iscritti. Il nuovo sistema potrebbe essere integrato nelle soluzioni per l’advertising, rendendo più coinvolgenti e meno invasive le campagne di marketing sulla piattaforma.
Le innovazioni previste per il 2010 dovrebbero consentire a Twitter di consolidare il proprio bacino di account, attirando inoltre nuovi utenti interessati a provare il sistema per il microblogging. La progressiva diffusione delle versioni localizzate del social network potrebbe offrire un’ulteriore importante fonte per rimpolpare le fila degli iscritti pronti a cinguettare sulla Rete.