Nei giorni scorsi a New York si è svolto l’Advertising Week (è iniziato lunedì 24 ed è terminato venerdì 28 settembre), un evento voluto 5 anni fa da un gruppo di player appartenenti a varie sfere (dalla carta stampata, al web, dalle agenzie ai grossi clienti) che vuole fare il punto sulla pubblicità, con un occhio di riguardo alle nuove frontiere dell’advertising online. Oltre 200 fra seminari, incontri, conferenze e perché no… eventi musicali e di intrattenimento.
Di cosa hanno parlato? Di tante tante cose, il sito ufficiale è pieno di argomenti, qui accenno ad alcuni dibattiti:
Lunedì 24 hanno parlato di Direct marketing, di come stia evolvendo anche grazie ai nuovi strumenti digitali.
Martedì 25 hanno parlato di pubblicità create dagli utenti. Dopo i contenuti ora anche la pubblicità viene prodotta dagli utenti: penso al contest della Heinz, ai Consumer Generated Ads trasmessi durante il SuperBowl (“Crash the Super Bowl” contest), ai video parodia su Youtube o ai banner di Tiscali segnalati da Francesca.
Mercoledì 26 hanno parlato di empowered consumer con Yahoo! e MediaVest e di marketing world-of-mouth con case history di aziende piuttosto famose (ad esempio Microsoft). Nella stessa giornata sempre Microsoft, con Mtv, ha parlato di come raggiungere i target più giovani.
Giovedì 27 hanno parlato di campagne pubblicitarie legate a campagne sociali, nello specifico la lotta al tumore al seno. E di campagne elettorali condotte a suon di web 2.0 (penso a Hillary Clinton che chiede ai suoi elettori di votare la canzone preferita per la sua campagna elettorale!).
Venerdì 28, ultimo giorno si parla invece di videogame e di nuovi target demografici, nello specifico di che tipo di comunicazione attuare con un pubblico di riferimento di origini ispaniche ma nato negli USA.
Alcuni di questi eventi erano ascoltabili via su WADV Radio. Nei prossimi giorni mi immagino, e spero, che la blogosfera Americana si scateni per discutere di questi e altri temi legati al nuovo modo di affrontare la pubblicità.