AdWords, in arrivo una nuova class action

Google potrebbe essere nel mirino di una nuova class action. Trattasi di una denuncia per certi versi particolare: l'accusa punta sul riconoscimento di un fronte comune per tutti i gruppi che hanno visto il proprio trademark violato da Google AdWords
AdWords, in arrivo una nuova class action
Google potrebbe essere nel mirino di una nuova class action. Trattasi di una denuncia per certi versi particolare: l'accusa punta sul riconoscimento di un fronte comune per tutti i gruppi che hanno visto il proprio trademark violato da Google AdWords

Google rischia di dover rispondere ad una nuova potenziale class action e ancora una volta il motivo è quello già alla base di varie denunce del passato: la possibilità di avviare pubblicità sui canali Google utilizzando il trademark altrui. Nel caso specifico dalla parte dell’accusa v’è la piccola Firepond. Seduti dalla parte della difesa, invece, i legali di Google e di una serie di siti partner quali MySpace, Ask.com e Turner Broadcasting.

L’idea alla base della denuncia (in documento originale nell’embed seguente) è particolare. In passato, infatti, ogni questione relativa ai trademark è stata discussa notoriamente con processi singoli, ove ogni singola violazione ed ogni singolo brand registrato venivano trattati come casi a sé stanti. La peculiarità della class action avviata è invece ora nel tentativo di unire su uno stesso fronte tutti i gruppi che possano aver visto violato il proprio diritto sul brand, con una accusa che pone sul capo di Google un’accusa più generale: la violazione del diritto relativo al trademark, invece della violazione dei trademark singoli. La differenza formale è sottile, ma la differenza sostanziale è enorme.

Per partecipare alla class action occorrerà possedere due requisiti. Primo: avere un trademark registrato; secondo: il trademark deve essere stato “venduto” da Google per AdWords altrui. Nessun commento, al momento, giunge da Mountain View.

Secondo le motivazioni dell’accusa «gli utenti del Web sono condizionati dall’aspettativa per cui i Link Sponsorizzati includano i detentori del trademark e l’uso del trademark stesso sia autorizzato». La prima questione a cui la Corte dovrà però rispondere è un’altra: se la denuncia possa o meno ambire allo status di class action. Questa prima decisione farà la differenza tra un caso di grande portata ed una piccola denuncia che i legali di Mountain View avranno buon gioco a risolvere o in tribunale o con accordi extra-giudiziari.

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