Il Global Autonomous Vehicle Study di ANSYS ha effettuato una propria analisi sull’approccio che i consumatori hanno nei confronti dei velivoli autonomi. Dalla ricerca è emerso che il 70% degli intervistati spera di riuscire a viaggiare su un velivolo autonomo, quindi senza pilota, nel corso della propria vita. L’obiettivo della ricerca era quello di verificare la fiducia e le preoccupazioni che gli utenti hanno nei confronti degli aerei a guida autonoma.
L’industria aerospaziale intende lanciare quanto prima la nuova era del viaggio in aereo e per farlo vuole prima riuscire a dimostrare ai consumatori che i velivoli autonomi sono affidabili e sicuri. ANSYS ha realizzato una simulazione per riuscire a mostrare tutti gli aspetti più importanti degli aerei autonomi. In questo modo le aziende leader del settore possono avere una visione di come dovrebbero essere i sensori, il software, il ruolo dei piloti, i fattori ambientali per proporre soluzioni innovative per il futuro.
Come è stata effettuata la ricerca
ANSYS ha commissionato la ricerca ad Atomik Research. Nel 2019 sono stati intervistati 22.041 adulti di età superiore ai 18 anni nel Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Italia, Spagna, Benelux, Svezia, Giappone, Cina e India. Agli intervistati è stato chiesto se avessero mai visto il lancio di un razzo, preso un aereo, guidato un’auto, attraversato un ponte, utilizzato un computer, un dispositivo mobile.
I risultati della ricerca
Dalla ricerca di ANSYS quindi è venuto fuori che il 70% degli intervistati vuole volare su un aereo autonomo nel corso della propria vita, ma di questi solo il 58% si dichiara pronto a farlo entro i prossimi 10 anni. Ovviamente è venuto fuori che non mancano i timori da parte dei consumatori, perché il 65% teme che possano verificarsi guasti tecnici mentre il 57% non si fida del pilota automatico in condizioni di maltempo.
Per il momento sembra esserci già una buona fiducia nei confronti della nuova era dei voli. Il 71% degli intervistati ritiene che il decollo sia sicuro mentre il 76% non teme l’atterraggio autonomo. Purtroppo è venuto fuori che solo il 7% del campione è consapevole che il pilota automatico viene già utilizzato. Inoltre dalla ricerca è emerso che sono i Millennial i più disposti a volare su aerei autonomi. L’83% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni è pronto a volare su un aereo autonomo nel corso della vita, mentre la percentuale scende al 45% per gli over 65.
Secondo il 39% degli intervistati il sistema tecnologico di un aereo autonomo è il più difficile da hackerare, rispetto a quello dei conti correnti (27%), degli smartphone (17%), dei computer (14%) e delle auto a guida autonoma (12%). Il 63% degli aspiranti pendolari del futuro si dichiara disposto a usare un aerotaxi.
Priyanka Chimakurthi, senior research analyst di Frost & Sullivan, in merito alla nuova era tecnologica degli aerei ha dichiarato:
I primi aerei autonomi entreranno probabilmente in servizio entro i prossimi dieci anni e saranno adibiti a spostamenti tra diverse città o all’interno della stessa città, soprattutto per il trasporto merci e come aerotaxi. L’aumento dell’automazione nei grandi jet commerciali sarà invece graduale: si partirà dalla presenza di un solo pilota a bordo per arrivare alla gestione totalmente autonoma. L’automazione continuerà senza dubbio a trasformare il trasporto aereo, come è accaduto negli ultimi vent’anni, ma sono molte le sfide da superare, a partire dalla percezione dei passeggeri per arrivare ai vincoli pratici, alle tecnologie di propulsione e alle batterie.
Per il momento l’industria aerospaziale è ancora impegnata con una serie di analisi e test completi di sicurezza per validare ogni singolo componente di un aereo. Gli ingegneri aerospaziali hanno il compito di identificare ogni possibile guasto effettuando un numero infinito di test simulati con l’obiettivo di risolvere i primi problemi già in fase di progettazione.