Le normali licenze di Windows e Office non consentivano fino a quest’anno di cedere in affitto il software ad utenti terzi.
Teoricamente questo si rivelava un problema per tutte quelle imprese che erano solite affittare o cedere in leasing PC e altri dispositivi e che, o mettevano in preventivo l’acquisto di singole licenze software rivalendosi quindi sul cliente, oppure si trovavano ad operare al di fuori dei termini di licenza.
Basti pensare alle aziende che forniscono i dispositivi in comodato d’uso, agli Internet point, alle aziende che per questo o quell’evento forniscono chioschi multimediali.
Dal 1° gennaio 2010 sono sottoscrivibili i Microsoft Rental Rights, ovvero delle licenze aggiuntive che consentono di “affittare” i rispettivi software (al momento Windows e Office).
In questo modo si metterà in regola il proprio business, nel rispetto dei termini di licenza, senza doversi preoccupare di documentazioni specifiche, ulteriori software o report dettagliati sull’utilizzo delle diverse installazioni.
Gli analisti di Directions on Microsoft ritengono che questa nuova tipologia di licenze (in promozione fino a giugno 2010) potrebbe convincere una consistente fetta degli utenti business a non utilizzare versioni non propriamente legali.
Microsoft per oltre 2 anni ha sperimentato con successo soluzioni di affitto nei mercati con un alto tasso di pirateria e bassi ricavi dalle vendite di software (India, Indonesia, Bulgaria, Lituania, Egitto, Sud Africa e Romania), dovrà ora scoprire le reazioni dell’utenza globale.