Due giovani afroamericani uccisi per mano di alcuni poliziotti, un’accesa e conseguente protesta sfociata in una sparatoria in quel di Dallas. Negli ultimi giorni il clima è particolarmente infuocato negli Stati Uniti, tra timori e indignazione da parte dell’opinione pubblica e i riflettori dei media accesi sul tema delle diseguaglianze. Anche Tim Cook, il leader di Apple, è voluto intervenire sui recenti fatti di cronaca, chiedendo giustizia per quelle che giudica “delle uccisioni insensate”.
Il CEO di Apple ha voluto affidare il proprio pensiero alla piattaforma Twitter, dove di tanto in tanto interviene non solo per parlare delle novità da Cupertino, ma anche per esplorare temi sociali e umanitari. Cook ha deciso di rilanciare un tweet di John Lewis, membro del Congresso statunitense, il quale ha ricordato il suo arresto, avvenuto 55 anni fa, perché entrato in un bagno pubblico vietato alle persone di colore. Il leader della mela morsicata ha quindi aggiunto il proprio commento:
Le uccisioni insensate di questa settimana ci ricordano come la giustizia sia ancora fuori dalla portata di molti. Dobbiamo e possiamo far di meglio.
Senseless killings this week remind us that justice is still out of reach for many. We can and must do better. https://t.co/pmYrTz6tA6
— Tim Cook (@tim_cook) July 8, 2016
Lewis, da tempo uno dei più rilevanti attivisti statunitensi per i diritti civili, ha accompagnato il tweet con la foto segnaletica relativa al suo arresto, per ricordare come le discriminazioni razziali abbiano cambiato forma negli altri, ma siano purtroppo ancora presenti. Il membro del congresso, inoltre, lo scorso anno ha visitato gli headquarter di Apple in quel di Cupertino, dove si è intrattenuto in un meeting privato con il CEO.
Non stupisce la presa di posizione del leader di Apple, da sempre molto tempo ai temi della diseguaglianza sociale e del razzismo. In più di un’occasione, Cook ha ricordato della sua infanzia e della sua adolescenza in Alabama, dove ha vissuto in prima persona il dramma dell’intolleranza e della segregazione. Un fatto, così come di sovente ha spiegato, che l’ha spinto sin da giovane a partecipare attivamente per la sensibilizzazione sui temi dell’uguaglianza e dell’equità.