La fibra ottica, quella vera con la tecnologia FTTH, vola in Italia. Secondo l’ultimo Osservatorio sulle Comunicazioni dell’AGCOM, le linee FTTH hanno superato lo storico traguardo di 1 milione di accessi. Un risultato possibile grazie agli ingenti investimenti di realtà come Open Fiber, TIM, Fastweb e di tutti gli alti player che stanno cablando l’Italia con le loro reti in fibra ottica. Entrando negli altri dettagli dell’Osservatorio, a fine giugno gli accessi complessivi della rete fissa si riducono di circa 260 mila unità rispetto al trimestre precedente.
Relativamente alle tecnologia di accesso ad Internet, l’Osservatorio evidenzia un netto mutamento nelle tecnologie utilizzate: se nel giugno del 2015 oltre il 92% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi a meno del 52%, pari ad una flessione di oltre 8,4 milioni di linee. Contestualmente sono cresciuti gli accessi attraverso tecnologie qualitativamente migliori, in particolare gli accessi attraverso la FTTC (+6,52 milioni di unità), la FTTH (+720 mila) e la FWA (+ 690 mila). Ne consegue che, oggi, il peso delle linee xDSL non raggiunge nemmeno il 45% del totale.
Questo dato si riflette anche sulle prestazioni. Oggi, le linee con velocità inferiore ai 10 Mbps sono solamente il 22% del totale, rispetto ad oltre il 70% del giugno 2015. Parallelamente alla discesa delle linee xDSL, il peso delle linee con velocità pari o maggiore di 30 Mbps è passato dal 5,6 al 50,3%. In questo scenario, domina TIM con il 43,6%, seguito da Vodafone (16,8%), e da Wind Tre e Fastweb (rispettivamente 14,8% e 13,5%).
L’ultimo Osservatorio sulle Comunicazioni dell’AGCOM affronta pure il tema della telefonia mobile. L’analisi evidenzia su base annua un aumento complessivo di 3 milioni di SIM dovuto prevalentemente alla crescita delle SIM M2M (+4,3 milioni di unità), mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” (human) si sono ridotte di 1,3 milioni di unità. TIM si conferma market leader ma se si considerano solo le SIM “solo voce” e “voce+dati”, Wind Tre, nonostante un calo, rimane il principale operatore con il 31,5%.
Per quanto riguarda Iliad, considerando le SIM solo “human”, dispone del 4,7% del mercato. Continua a volare, invece, la banda larga mobile.
Nel primo trimestre dell’anno poco meno del 70% delle linee “human” ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario di dati stimabile in 5,8 GB/mese in crescita del 59% rispetto a giugno 2018.