AGCOM: ecco le regole per le reti in fibra ottica

Gli operatori dovranno condividere le stesse infrastrutture per l'installazione delle future reti di nuova generazione.
AGCOM: ecco le regole per le reti in fibra ottica
Gli operatori dovranno condividere le stesse infrastrutture per l'installazione delle future reti di nuova generazione.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha approvato un nuovo regolamento che i vari operatori dovranno rispettare per la realizzazione delle reti di prossima generazione. Il punto più importante riguarda i cavidotti: gli operatori condivideranno le infrastrutture collaborando quindi nell’installazione dei cavi in fibra ottica.

Il “Regolamento in materia di diritti di installazione di reti di comunicazione elettronica per collegamenti dorsali e coubicazione e condivisione di infrastrutture”, approvato al termine di un’ampia consultazione pubblica tra tutti i principali operatori di comunicazione elettronica, tra i proprietari di infrastrutture e gli enti locali, prevede quattro punti principali.

Innanzitutto viene definito l’obbligo di condivisione, tra operatori, delle loro infrastrutture per la realizzazione di reti di nuova generazione. Questo punto eviterà di effettuare singole opere di scavo e conseguentemente dovrebbe comportare una riduzione dei tempi e dei costi. Inoltre, dovrà essere costituito un catasto delle infrastrutture, in modo da pianificare gli interventi e tenere traccia dei lavori eseguiti.

Il regolamento prevede inoltre la definizione delle linee di indirizzo per l’accesso, da parte degli operatori, alle infrastrutture pubbliche utili alla realizzazione di reti di comunicazione elettronica sia per le reti dorsali dei collegamenti a lunga distanza, sia per le reti d’accesso in ambito cittadino. Infine, vengono semplificate le procedure adottate dagli enti locali per consentire agli operatori la realizzazione sul territorio di reti a larga banda.

Il provvedimento regolamenta anche i diritti di passaggio e accesso alle infrastrutture esistenti, ponendo obblighi di trasparenza a soggetti titolari di reti infrastrutturali (strade e autostrade, linee ferroviarie, acquedotti, ecc).

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