L’Intelligenza Artificiale è un nuovo giorno che sta per cominciare, e all’alba di questa grande rivoluzione è necessario che l’Europa prima e l’Italia poi adottino le necessarie misure legislative per arginare pericoli e controllare il grande potenziale che andrà sprigionandosi: è questo il pensiero di Antonio Nicita, Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Intervenendo all’IIC Telecomminications and Media Forum sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale, Nicita ha spiegato come l’IA sia il cuore del nostro futuro, avendo ricadute su ogni fronte a partire da tutto quel che è il mondo del digitale: «una strategia complessiva italiana per la governance dell’intelligenza artificiale è necessaria per uno sviluppo concorrenziale del settore digitale, un uso trasparente e consapevole dei dati personali e un pluralismo 2.0 contro la manipolazione e la disinformazione online». E continua, sottolineando ancora una volta la necessità di un intervento nazionale immediatamente a ruota rispetto all’intervento europeo: «alla vigilia dell’annuncio della strategia europea sull’intelligenza artificiale è fondamentale che i singoli Stati membri individuino priorità nazionali per il governo dell’intelligenza artificiale, a partire da settori strategici quali la salute, l’informazione, i trasporti e le politiche pubbliche in genere». Nella giornata di domani si saprà molto di più a tal proposito attraverso la Conferenza di Alto Livello sul futuro del digitale, giornata voluta dal Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani ed orientata a gettare una nuova luce sulle azioni che l’UE intende intraprendere.
Per capire e regolamentare l’ambito occorre passare anzitutto dai Big Data: sono queste le metriche sulle quali lavoreranno gli algoritmi e pertanto occorre agire a livello di banche dati e raccolta dati affinché si possa conservare una situazione salubre e priva di rischi per i cittadini. L’AGCOM da parte sua ha già aperto svariati tavoli di lavoro di lavoro che vanno dall’Internet of Things al metering energetico, passando per 5G, Machine to Machine e altro ancora: «Agcom sta affrontando il tema dell’impatto della relazione tra Big Data, algoritmi e dominanza delle piattaforme digitali» e lo sta facendo anche attraverso la collaborazione con alcuni dei protagonisti del comparto: «l’Autorità sta registrando importanti forme di collaborazione con operatori quali Google e Facebook nella discussione delle sfide di regolazione e di autoregolazione generate dall’intelligenza artificiale, ma restano le assenze importanti dei giganti dei Big Data al tavolo tecnico Agcom, quali Twitter. In questo l’autoregolazione mostra i suoi limiti».