AGCOM ha erogato una sanzione pari a 87 mila euro a Vodafone per violazione delle disposizioni previste dall’articolo 70 del D.lgs. 1° agosto 2003, n. 259 in combinato disposto con l’articolo 3, allegato A) della delibera n. 519/15/CONS. In termini più semplici, l’operatore è stato multato per non aver fornito agli utenti in fase di sottoscrizione del contratto tutte le informazioni necessarie. Inoltre, Vodafone avrebbe poi fatturato costi differenti da quelli prospettatati dai clienti.
Nella delibera dell’AGCOM, infatti, si legge che Vodafone a causa della condotta non conforme al quadro regolamentare di riferimento, avvalendosi di modalità di commercializzazione per la conclusione del contratto con l’utente per l’attivazione del servizio non rispondenti alle vigenti prescrizioni legislative e regolamentari, con particolare riguardo alle prescrizioni sulla trasparenza nelle informazioni in fase di conclusione del contratto, ha indotto gli utenti a esprimere un consenso non consapevole, con conseguente fatturazione di costi per servizi e beni da parte della Società diversi da quelli attesi dagli utenti.
Per arrivare a questa decisione, AGCOM è partita ad analizzare il caso sulla base di diverse segnalazioni da parte dei consumatori giunte nel periodo Novembre 2017 – Aprile 2018. L’intero iter è consultabile all’interno della delibera delibera n. 40/19/CONS direttamente sul sito dell’Autorità.
A causa di queste irregolarità, AGCOM ha quindi multato Vodafone per 87 mila euro. Inoltre, l’Autorità diffida l’operatore ad intraprendere ulteriori attività in violazione delle disposizioni richiamate all’interno della delibera.
Vodafone, dal canto suo, può ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro 60 giorni. Una multa sicuramente non onerosa per Vodafone ma che è l’ultima di una lunga serie comminate sempre da AGCOM che continua a vigilare con attenzione per proteggere i diritti dei consumatori.