AGCOM ha erogato nuove sanzioni nei confronti di TIM e Wind Tre. Il problema ravvisato dall’Autorità sarebbe legato alla “trasparenza tariffaria“. Nello specifico, per quanto riguarda TIM, AGCOM mette in evidenza che l’operatore non rispettava tutte le prescrizioni dell’art. 4 della delibera n. 252/16/CONS. L’Autorità evidenzia, nella nuova delibera, punto per punto tutte le problematiche riscontrate in materia di trasparenza tariffaria. L’elenco delle criticità è molto lungo e gli interessati possono trovarle all’interno della delibera.
Per esempio, l’AGCOM ha rilevato che le informazioni sulle condizioni contrattuali applicabili e il collegamento alle informazioni risultavano omesse alla pagina dedicata alle “offerte di linea fissa”. Solo la pagina dedicata alle “offerte di linea mobile” presentava, infatti, il collegamento ipertestuale, denominato “Info consumatori”, alla pagina contenente le condizioni contrattuali applicabili. Inoltre, sia per le offerte di linea fissa che per quelle di linea mobile, le informazioni sull’esistenza di costi di attivazione e di disattivazione/recesso erano visualizzabili solo consultando, per ciascuna offerta, lo schema grafico tabellare contenente il Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni 450/18/CONS 4 dettaglio delle condizioni economiche di ciascuna offerta.
Queste e molte altre criticità sono costate a TIM una multa di 87 mila euro. Molto più numerose, invece, le problematiche rilevate a Wind Tre in quanto l’AGCOM ne ha riscontrate sia sul portale Wind che su quello di 3 Italia.
Anche in questo caso il completo elenco è riportato nella delibera con cui l’Autorità multa Wind Tre per ben 348 mila euro. Per esempio, sul sito di 3 Italia le informazioni nella pagina dedicata alla “Trasparenza tariffaria” sono state trovate incomplete. Sul portale Wind, invece, i costi di disattivazione e di recesso delle offerte da rete fissa non sono risultati di facile consultazione.