AGCOM ha comunicato di aver multato l’operatore Wind Tre per la violazione dell’articolo 2 della delibera n. 326/10/cons, recante “Misure di tutela degli utenti dei servizi di comunicazione mobili e personali”. Trattasi di una violazione che riguarda la trasparenza e la tutela dell’utenza. Le contestazioni riguardano l’operatore 3 Italia.
I fatti precisi sono i seguenti. Tra il 2017 ed il 2018, l’Autorità aveva ricevuto diverse segnalazioni da parte degli utenti in merito alla scarsa chiarezza in materia di trasparenza e controllo della spesa per il traffico dati extrasoglia. La contestazione riguardava l’applicazione automatica della tariffa a consumo in caso si superamento del traffico a disposizione senza avvisi o senza un preventivo blocco della navigazione. Inoltre, gli utenti si erano lamentati della mancanza di trasparenza nelle informative riguardo proprio le soglie di spesa per il traffico dati. In terzo luogo, le lamentele riguardavano anche la poca chiarezza di alcuni addebiti extra in fattura.
L’operatore ha provato a giustificare le sue scelte a causa della particolarità della struttura della sua offerta ma AGCOM ha ritenuto queste spiegazioni non accoglibili.
Proprio per questo, AGCOM ha deciso di sanzionare Wind Tre con una multa di 406.000 euro. Inoltre, l’Autorità diffida l’operatore dall’intraprendere ogni attività e/o comportamento in violazione delle disposizioni richiamate all’interno della Delibera.
Wind Tre può comunque decidere di impugnare la Delibera dell’AGCOM davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro 60 giorni dalla notifica della stessa.
Per chi volesse approfondire i contenuti della Delibera relativamente alle criticità rilevate all’operatore e alle scelte dell’AGCOM, il testo completo, molto lungo e un po’ tecnico, è disponibile alla consultazione all’interno del sito ufficiale dell’Autorità.