Oggi il TAR del Lazio ha fissato la prima data utile per l’udienza dei ricorrenti contro il regolamento dell’Agcom. Il prossimo 25 giugno Altroconsumo, Movimento Difesa del Cittadino, Assoprovider e Assintel chiederanno di sospendere il regolamento che dispone gli strumenti di contrasto alla pirateria. L’accoglimento del ricorso non era scontato, ma soprattutto la data è significativa: il giudice ha ritenuto la questione di particolare urgenza.
Tra i diversi ricorsi che sono arrivati al tribunale amministrativo, quello dei provider e dei consumatori, condotto da Fulvio Sarzana, era senza dubbio quello più atteso e al destino del quale era legata la battaglia contro il regolamento dell’authority. Gli argomenti sollevati dagli ISP e in seconda battuta dalle associazioni dei consumatori colgono il cuore della nuova modalità del ddaonline, la piattaforma di segnalazione della violazione del diritto d’autore che comporta l’eventuale enforcing e il blocco dei siti denunciati.
Tempi brevi per la discussione nel merito
Nonostante si faccia a gara in queste ore per stabilire se quella dei ricorrenti sia una vittoria o meno, la realtà è semplice: il ricorso poteva essere discusso subito oppure rigettato. Invece è stato accolto, senza la sospensione immediata del regolamento perché gli stessi ricorrenti hanno chiesto una discussione nel merito a breve secondo il comma 10 dell’articolo 55, che prevede che il TAR possa accorciare i tempi se ritiene sia fondata la richiesta di discussione urgente. Così è stato.
Dopo TAR Lazio di oggi, gli ISP e i Consumatori chiedono STOP ad #agcom su diritto autore http://t.co/4eZ5jsKxxM #copyright #ddaonline
— Fulvio Sarzana (@fulviosarzana) April 9, 2014
Altroconsumo, che ha firmato il ricorso, chiede all’Agcom una moratoria dell’applicazione del regolamento (sapendo benissimo che non verrà ascoltata) «per evitare che eventuali provvedimenti vengano assunti in base ad una norma che potrebbe essere dichiarata illegittima in tutto o in parte». L’avvocato Sarzana commenta soddisfatto la giornata di oggi:
Siamo felici, il nostro ricorso ha fatto breccia e ha convinto il giudice a una discussione fra soli tre mesi. Bisogna ricordare che generalmente queste audizioni hanno tempi lunghissimi, oltre l’anno. Questo significa che considerando i 12 o 35 giorni previsti per i provvedimenti di inibizione l’Agcom chiuderà i primi siti poco prima che si arrivi a discuterne al TAR. Tutto ciò sarà utile per portare memorie aggiornate che spieghino nel dettaglio e nel concreto quanto sosteniamo a proposito del regolamento, del suo funzionamento e della sua legittimità.