La protesta contro la delibera dell’AGCOM sul Copyright sta generando una quantità di proteste mai vista prima. Mai di recente, un’iniziativa dell’AGCOM o comunque un’iniziativa sul tema di Internet in Italia, aveva suscitato un così grande caos sfociato addirittura con un attacco hacker al sito istituzionale del garante. Se effettuate una banale ricerca in rete scoprirete che il tema della delibera e della possibile censura del web sono tra le notizie più lette in questi ultimi giorni.
La rete è davvero scatenata, ma non sono solo gli internauti, cioè il popolo del Web a protestare, ma anche media importanti come autorevoli testate giornalistiche, avvocati, legislatori… Insomma sembra esserci un fronte molto forte e compatto contro la delibera sul Copyright che l’AGCOM si appresta a varare tra 6 giorni.
Suscita anche sorpresa la netta presa di posizione anche di una parte inaspettata della politica con il Presidente della Camera Gianfranco Fini che si schiera a fianco del popolo della rete contro la possibile censura del web da parte dell’AGCOM. Dichiara infatti il Presidente Fini:
La protezione del diritto d’autore è fondamentale per una società sempre più basata sulla conoscenza e sulla proprietà intellettuale, ma lo è altrettanto la tutela della piena libertà della Rete.
Internet è oggi la piazza al cui interno le idee vengono diffuse e scambiate: se si mettono troppi paletti alla fruizione delle informazioni e dei contenuti che circolano, anche questi ultimi rischiano di perdere valore.
Ma il Presidente Fini non è il solo politico a schierarsi contro la censura del Web e non si contano più gli appelli di molte autorità per un cambio di rotta dell’AGCOM.
Cosa potrà succedere adesso? Che l’AGCOM cambi idea è molto difficile, tuttavia è quasi scontato che gli oppositori ricorrano al Tar del Lazio e alla Comunità Europea visto che per loro l’AGCOM non ha le competenze per ergersi a giudice e giuria sul tema della gestione del Copyright in rete.