AGCOM ha erogato una sanzione di 1.160.000 euro a TIM per mancanza di trasparenza sui costi del piano base “TIM One Prime Go” e per l’impossibilità di passare gratuitamente ad un piano base senza canoni come prevede la normativa attuale. AGCOM evidenzia che dall’agosto del 2017 ha iniziato a ricevere molte segnalazioni da clienti TIM che si lamentavano del fatto di non poter passare gratuitamente dal piano “TIM One Prime Go” che prevede un costo fisso di 49 centesimi di euro, ad un altro piano a consumo senza alcun costo fisso.
TIM One Prime Go: com’è andata
I clienti TIM si sono lamentati con AGCOM anche del fatto che il gestore abbia automaticamente attivato, senza alcuna preventiva informativa, il profilo tariffario “TIM One Prime Go” per coloro che avevano aderito a offerte specifiche, chiedendo poi 3 euro per il passaggio a “TIM Base New“. AGCOM ha, quindi, iniziato un’indagine mediante la consultazione dei documenti presenti sul sito dell’operatore. In base alle indagini, l’Autorità ha evidenziato che TIM non ha fornito agli utenti una completa informativa circa le condizioni economiche di “TIM One Prime Go” e non ha garantito ai clienti la possibilità di poter passare in maniera gratuita ad altro piano di base a consumo senza costi fissi.
Durante l’istruttoria, TIM ha provato a difendersi, tuttavia AGCOM ha ritenuto che la società non abbia prodotto prove sufficienti ai fini dell’esclusione della propria responsabilità e quindi ha deciso di sanzionare l’operatore per oltre un milione di euro che dovranno essere versati entro 30 giorni. Inoltre, l’Autorità diffida TIM dal reiterare comportamenti analoghi. L’operatore, comunque, potrà sempre appellarsi entro 60 giorni al TAR del Lazio per contestare la decisione dell’AGCOM.
Contestualmente, l’Autorità ha anche erogato una seconda multa a TIM per l’attivazione di servizi non richiesti, con conseguenti addebiti ingiustificati a carico di un utente. In questo caso la sanzione ammonta a 116 mila euro.