Agenda digitale: c'è scarsa conoscenza in Italia

Nuova ricerca Cisco: italiani e Agenda digitale, c'è scarsa informazione ma tante aspettative.
Agenda digitale: c'è scarsa conoscenza in Italia
Nuova ricerca Cisco: italiani e Agenda digitale, c'è scarsa informazione ma tante aspettative.

Il rapporto che lega gli italiani e l’Agenda digitale è riassumibile in poche parole: scarsa conoscenza ma tante aspettative. È il succo del report appena condiviso da Ispo, che ha condotto un sondaggio commissionato da Cisco Italia su un campione di 800 residenti nel bel Paese. L’obiettivo era quello di comprendere quanto e cosa sapessero gli italiani circa le nuove tecnologie e l’impatto che la loro massiccia adozione potrebbe avere nella vita di ogni giorno.

L’85% del campione intervistato ha sentito già parlare di Agenda Digitale ma il 63% non sa cosa sia, il 66% sa cosa preveda e l’83% crede invece che la digitalizzazione dell’Italia sia di fondamentale importanza per una crescita del paese. Ciò che appare curioso è il fatto che, nonostante vi sia davvero poca consapevolezza circa le nuove tecnologie e le loro potenzialità, nel Paese c’è l’interesse a capire di più su come utilizzare al meglio gli strumenti informatici e ad approfondire la questione Agenda Digitale. Spiega David Bevilacqua di Cisco:

«questa ricerca ci dice che c’è negli italiani un patrimonio di fiducia e aspettative verso il digitale che tutti coloro che sono coinvolti nel processo di digitalizzazione del Paese devono saper cogliere e soddisfare. C’è un problema oggettivo di carenza di informazione del cittadino che tutti gli stakeholder coinvolti devono contribuire a risolvere. È un passo importantissimo, senza il quale rischiamo di vanificare gli sforzi che Istituzioni, aziende e singoli cittadini stanno facendo per la digitalizzazione del Paese».

Il 52% degli italiani intervistati crede che le nuove tecnologie avranno un impatto positivo notevole sulla loro vita, soprattutto per quanto riguarda la comunicazione (67%), la scuola (65%), l’accesso alle informazioni e ai contenuti culturali (64%), con peraltro risvolti ecologici e sociali positivi. Si crede anche che riusciranno a cambiare in meglio il modo di interagire con la Pubblica Amministrazione e con il Servizio Sanitario, anche se c’è da sottolineare che questi servizi sono già stati digitalizzati ma gran parte dei residenti non ne è a conoscenza.

Cisco evidenzia come gli opinion maker credano che i primi passi da compiere verso una digitalizzazione dell’Italia siano quelli utili a creare un’opinione pubblica più informata sull’Agenda Digitale e ben consapevole dei risvolti positivi che la stessa potrebbe avere nella vita di tutti i giorni. Spiega Bevilacqua come:

Ci assumiamo, come Cisco, l’impegno di comunicare meglio e con maggiore efficacia e di sensibilizzare tutte le parti nel rendere i progetti più facilmente fruibili da parte di tutti. Intendiamo proseguire nella nostra attività di formazione di figure professionali in grado di supportare la gestione e semplificare l’utilizzo del digitale tramite le nostre Networking Academy e nell’iniziativa “A scuola di Internet”, che vede i nostri dipendenti impegnati in attività di volontariato per formare gli studenti delle quarte e quinte elementari e delle scuole medie, i loro professori e i loro genitori a un utilizzo sicuro e consapevole di Internet. Abbiamo incontrato già 15.000 ragazzi e rispettivi genitori in poco più di un anno e proprio da loro abbiamo imparato quello che questa indagine oggi conferma: c’è tanta voglia di sapere, di capire, di sperimentare, di adottare il cambiamento per migliorare e crescere, come individui e come Paese.

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