Dal prossimo 25 maggio, tutti gli Stati membri dell’Unione Europea saranno obbligati a recepire le nuove norme in materia di telecomunicazioni previste dall’Agenda Digitale che mirano alla creazione di un mercato unico in cui gli utenti beneficeranno di più diritti e servizi nei settori della telefonia fissa, mobile e di Internet. In particolare, dovrà essere garantita una maggiore trasparenza, una migliore qualità dei servizi ed il rispetto della privacy.
Attualmente occorrono in media quattro giorni per cambiare operatore di telefonia mobile e fino a sette giorni per cambiare operatore di telefonia fissa. Con le nuove regole, agli utenti dovrà essere garantito il passaggio da un operatore all’altro in un solo giorno lavorativo: solo in questo modo sarà possibile scegliere l’offerta più conveniente senza correre il rischio di una interruzione del servizio, elemento che potrebbe frapporsi tra la volontà di cambiare operatore e la necessità di evitare ogni disagio.
Il cambio dell’operatore verrà semplificato anche riducendo la durata dei contratti di abbonamento. Se adesso esistono vincoli fino a tre anni, dal 25 maggio non sarà consentita una validità superiore ai 24 mesi. Inoltre, se l’utente lo richiede, questa durata potrà essere ridotta anche a 12 mesi.
Gli operatori dovranno garantire la massima trasparenza nelle loro offerte e fornire tutte le informazioni in modo chiaro prima della sottoscrizione del contratto. In particolare, deve essere specificato il livello minimo di qualità del servizio e gli eventuali rimborsi qualora questo livello non venga soddisfatto; inoltre, gli utenti Internet devono sapere anticipatamente la reale velocità di connessione e se l’offerta prevede possibili limitazioni dovute, ad esempio, a tecniche di gestione del traffico, o restrizioni per l’accesso a determinati servizi (VoIP, P2P, ecc.).
Gli organismi nazionali di regolamentazione avranno il compito di controllare gli operatori telefonici e imporre livelli minimi di qualità dei servizi, impedendo l’utilizzo di strumenti che possano degradare la qualità di alcuni servizi a vantaggio di quelli denominati “premium”, come la IPTV. Solo in questo modo verrà garantita la libertà di rete e la net neutrality.
Neelie Kroes, vice presidente della Commissione europea e responsabile dell’Agenda Digitale, ha dichiarato che gli Stati membri saranno sottoposti a procedimenti di infrazione se non attueranno le nuove norme entro i tempi previsti.