Una delle armi più importanti nella lotta per una posizione di leadership nel mondo mobile è certamente il sistema operativo sul quale si basa ogni dispositivo messo in commercio. Fornire versioni aggiornate dell’ambiente di lavoro, introducendo nuove funzionalità e correggendo i problemi riscontrati, è certamente un fattore fondamentale nell’acquisire nuovi utenti. In tal senso, alcuni dati forniti dagli sviluppatori dell’applicazione Bump non lasciano spazio a dubbi: iOS è in netto vantaggio rispetto ad Android nell’aggiornamento del proprio sistema presso gli utenti.
Un vantaggio che si concretizza in un 90% di utenti della Mela che hanno aggiornato i propri dispositivi ad iOS 4, disponibile dalla scorsa estate e prontamente installato da numerosissimi possessori di dispositivi mobile Apple (iPhone, iPad e iPod Touch) spinti dall’interesse verso le nuove funzionalità introdotte. Il 10% degli utenti è invece fermo alla versione 3 del sistema operativo di Cupertino, mentre risulta trascurabile (0,02%) la fetta di dispositivi basati ancora sull’edizione 2. Tali cifre sono presumibilmente conseguenza anche del tipo di device in commercio, con l’utenza della mela spesso fedele all’azienda e pronta ad aggiornare il device quando una nuova versione fa capolino portandosi appresso tutte le novità software correlate.
Dando uno sguardo ai dati relativi ad Android, invece, il quadro è completamente diverso. Se un paragone con Android 2.3 risulta essere assolutamente sbilanciato a causa del fin troppo recente rilascio e della disponibilità di Gingerbread su un numero piuttosto limitato di dispositivi, un confronto ad armi pari può essere quello con Froyo 2.2: in tal caso, la percentuale di diffusione all’interno dell’enorme esercito di device Android è ferma al 51,8%. Ciò significa che circa la metà dei possessori di dispositivi basati su Android utilizza versioni del sistema operativo vecchie di almeno un anno: Android 2.1 è stato rilasciato nell’ottobre 2009 e rappresenta da solo il 35,2% del totale, mentre Android 1.5 e 1.6 costituiscono la restante fetta d’utenza, conquistando poco più del 10%.
La causa di tale differenza è, in molti casi, da ricercarsi nella politica utilizzata da alcuni produttori e non nei tempi di rilascio previsti da Google per il proprio ambiente operativo: l’elenco dei dispositivi compatibili con Android 2.2 è sufficientemente ampio da permette un avanzamento nella classifica da parte di Froyo, ma solo alcuni di questi ultimi hanno ricevuto un regolare aggiornamento da parte delle aziende produttrici. Se nei mesi scorsi il colosso di Mountain View ha promesso importanti cambiamenti in merito alla disponibilità degli aggiornamenti di Android per tutti i dispositivi, la situazione sembra essere ancora in fase di stallo. Nel frattempo, Apple continua a marciare: il prossimo obiettivo è iOS 4.3, già nei cantieri di Cupertino e disponibile come versione beta.
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