Non si può certo dire che Final Cut Pro X, l’ultima versione del software professionale di Apple per l’editing video, abbia riscosso un grande successo tra gli addetti del settore: non a caso Cupertino si era affrettata, dopo il suo rilascio, a promettere un aggiornamento con il ritorno delle feature mancanti, ma anche a rimettere in vendita la vecchia versione di Final Cut Studio.
Con l’aggiornamento 10.0.1 (gratuito per chi già ha acquistato il software) Apple introduce diverse novità. La principale è sicuramente Media Export, un sistema per creare delle regole di esportazione avanzate e intelligenti, che consentiranno di lavorare anche separatamente sui diversi elementi del progetto, ovvero audio, video e grafica, senza dover ricorrere al programma esterno Compressor.
Novità anche per quanto riguarda il supporto a Rich XML che permetterà di importare ed esportare informazioni relative ai progetti, come gli effetti, le impostazioni di colore e molto altro, appartenenti anche a software di terze parti: in questo modo sarà possibile perfezionare aspetti specifici di un progetto di Final Cut anche con un programma esterno, quale la correzione del colore di DaVinci Resolve.
Ora è anche possibile creare e modificare progetti ed eventi di Final Cut Pro X su Xsan, rendendo così compatibile il software con l’utilizzo multi-utente: diversi utenti possono accedere contemporaneamente alle stesse fonti e ognuno potrà creare, separatamente, progetti ed eventi.
Oltre a queste interessanti novità, c’è da segnalare che Apple ha deciso di rendere disponibile una versione trial: Final Cut Pro X può essere scaricato e provato liberamente per 30 giorni in modo da poter capire se il software è adatto alle proprie esigenze. Sicuramente una mossa indispensabile per riavvicinare i molti utenti che si stavano orientando verso Adobe Première.
Infine, Apple ha anche promesso, per l’inizio del 2012, un nuovo corposo aggiornamento di Final Cut Pro X, con la reintroduzione di altre due importanti features: l’editing multicam e il monitoraggio della qualità del Video Broadcast.
A questo punto, attendiamo le reazioni del mondo dell’editing video per capire se gli sforzi compiuti da Cupertino siano stati sufficienti a riconquistare la fiducia dei videomaker professionisti.