Carte Pokémon mancanti, spranghe e mazze contro un’edicolante. La follia del collezionismo ha generato un nuovo episodio di violenza a Napoli, dove la titolare di un esercizio commerciale in via Cilea è stata brutalmente aggredita per l’assenza delle ambite carte Pokémon. Il Sinagi, sindacato nazionale giornalai italiani, ha immediatamente condannato l’accaduto esprimendo piena solidarietà alla vittima.
La denuncia del sindacato pone l’accento su una situazione ormai fuori controllo, dove la carenza di forniture da parte degli editori sta mettendo a rischio l’incolumità degli edicolanti. “I lavoratori non possono essere esposti a simili pericoli per responsabilità non loro”, tuona il Sinagi nella nota ufficiale, evidenziando come il malcontento dei clienti stia assumendo proporzioni allarmanti.
Il mercato delle carte Pokémon ha raggiunto livelli febbrili, con esemplari che sul web vengono quotati fino a 2.000 euro. Una vera e propria mania che ricorda quella scatenata nel recente passato da Pokémon Go, quando la caccia virtuale alle creature nipponiche aveva causato persino incidenti stradali.
Gli edicolanti, attraverso il loro sindacato, chiedono un intervento immediato degli editori per garantire una distribuzione equa e puntuale delle forniture. La situazione attuale, caratterizzata da continui ritardi e ordini non evasi, sta trasformando l’edicola in un potenziale luogo di tensione.
Questo episodio di cronaca solleva importanti questioni sulla gestione di un fenomeno di massa che sta sfuggendo di mano. Il business delle carte collezionabili, alimentato da un redditizio mercato secondario, sta trasformando un innocente passatempo in un pericoloso catalizzatore di comportamenti violenti.