Natale significa shopping. Shopping significa ricerca, acquisto e pagamento. La ricerca è su Google, si sa, ed il motore sta facendo quanto possibile per offrire un servizio sempre più completo agli acquirenti in corsa per il regalo. L’acquisto è online ed in Italia, anche se il ritardo è forte rispetto agli altri paesi dell’UE, l’e-commerce inizia ad alzare la testa per farsi notare come alternativa appetibile ai sistemi tradizionali. Il pagamento è spesso il momento più critico e non solo perchè concretizza il costo trasformandolo il spesa, ma anche per la sicurezza delle transazioni e le modalità con cui si porta a compimento la propria scelta d’acquisto. In quest’ultimo ambito, però, gli italiani sembrano aver scelto PayPal come strumento preferito in alternativa alle carte di credito.
Il 13% dei pagamenti online in Italia viene effettuato con PayPal: il dato trapela dai dati dell’Osservatorio eCommerce b2c del Politecnico di Milano ed il gruppo può farsi forza su questi rilievi per sottolineare il vantaggio offerto: l’Italia è ancora culturalmente arretrata sull’ambito online, ma proprio per questo motivo le possibilità di crescita sono abnormi e PayPal intende sfruttare la crescente spinta verso la Rete che anche nel nostro paese si conferma come pulsione dominante.
In Italia, peraltro, PayPal già consegue risultati importanti dominando la scena con cifre di tutto rilievo: «Oggi sono quasi 5 i milioni di conti totali PayPal in Italia, circa il 60% degli acquirenti online nel nostro Paese e in alcuni settori in particolare PayPal riscuote una preferenza ancora più forte. Nell’abbigliamento ad esempio, la percentuale di utilizzo di PayPal per pagare online sale al 19% e nell’informatica ed elettronica di consumo è preferito dal 17% degli acquirenti». PayPal nel nostro paese è secondo soltanto alle carte di credito, ancora usate dal 71% degli acquirenti.
Il gruppo sbandiera i propri numeri promettendo inoltre forte impegno nel mobile, ove PayPal potrebbe trovare ulteriore linfa grazie alle applicazioni ed alla portabilità degli smartphone. A tal fine il requisito necessario è una stretta di mano amichevole con gli sviluppatori, ai quali tocca il sempre più arduo compito di portare molte soluzioni su molte piattaforme, con costi e dispersione crescenti a fronte di entrate non sempre garantite. A tal fine «PayPal ha annunciato le partnership con Appcelerator, leader nelle piattaforme per le applicazioni mobile, desktop e iPad, e VeriFone, che sarà il primo produttore di dispositivi per pagamenti elettronici a lavorare con PayPal. L’accordo con Appcelerator permetterà agli 8 milioni di venditori che usano PayPal di creare applicazioni mobile commerce sulle tre principali piattaforme mobile (iOS, Android and BlackBerry) in modo molto più semplice, da un unico codice web di base».