L’Associazione Italiana Internet Provider ha predisposto la pubblicazione su “Il Messaggero” di oggi di una lettera aperta indirizzata al direttivo AGCOM affinchè l’Authority intervenga con decisione risolutiva sull’attuale status di un mercato ancor sempre rigidamente controllato dall’incumbent Telecom Italia. La presentazione della lettera espone richieste precise alle quali AGCOM sarà ora giocoforza tenuta a in qualche modo a rispondere. Le si riporta a seguito integralmente facendo fede al comunicato ufficiale dell’associazione. AIIP chiede:
- «che sia imposta a Telecom Italia, con effetto immediato, un’offerta di servizi bitstream a condizioni economiche orientate ai costi, calcolati sulla base degli elementi già approvati dall’autorità stessa nell’offerta di interconnessione di riferimento 2005»
- «che anche per le linee adsl senza abbonamento al servizio telefonico, gli operatori non debbano corrispondere condizioni economiche retail-minus ma cost-plus, per evitare di uccidere sul nascere le offerte degli operatori»
- «che il provvedimento finale sancisca in modo inequivocabile il potere/dovere dell’autorità garante nelle comunicazioni di regolamentare ex-ante l’intero settore a banda larga, prevedendo espressamente l’obbligo di Telecom Italia a presentare all’autorità le nuove offerte al pubblico con 30-90 gg di anticipo rispetto alla commercializzazione come previsto dalla normativa precedente»
- «che, indipendentemente dal provvedimento in fase di approvazione, l’autorità garante nelle comunicazioni e l’autorità garante della concorrenza e del mercato impongano a Telecom Italia di rispettare immediatamente gli impegni assunti nel procedimento antitrust a351 (“gara consip”)»
AIIP ha inoltre sottolineato come secondo gli ultimi dati AGCOM Telecom Italia deteneva (correva l’anno 2003) il 98.3% del mercato all’ingrosso delle connessioni a banda larga su DSL: «tale potere di mercato è facilmente trasferibile anche sui mercati “a valle” (es. accesso a Internet ADSL, VOIP cioè la telefonia via Internet, videoconferenza e televisione via rete fissa). Tuttavia, in Italia la banda larga non è ancora disponibile in moltissime località e, dove è disponibile, è più lenta e più cara che in altri paesi europei dove la stessa Telecom Italia opera, con il risultato che nel nostro paese la penetrazione è al di sotto della media europea (8,1 accessi in banda larga ogni 100 abitanti al 31 dicembre 2004)».
Infine AIIP chiede che il provvedimento che l’AGCOM sta per approvare in merito a tale situazione tenga conto delle osservazioni portate avanti dalla concorrenza a Telecom Italia «e sia conforme allo spirito delle Direttive Comunitarie e agli auspici del Presidente dell’AGCOM».