«In questo ultimo periodo vediamo assottigliarsi sempre più il libero mercato, da sempre osannato ma sempre poco perseguito, a causa di decisioni quantomeno discutibili di deregolamentazione che altro non fanno che proteggere corporazioni e privilegi desueti. Da anni ormai chiediamo regole chiare per il mercato e delle authority indipendenti, preposte al controllo delle medesime, con poteri netti e condivisi al servizio esclusivo della comunità. L’Agcom italiana è in perenne crisi d’identità dalla nascita, l’AGCM non è da meno e l’Unione Europea si prepara a fare una bella frittata lunedì: deregolamentare il mercato del mobile»: così l’associazione ADD introduce l’argomento, il cui succo è lasciato alle parole del comunicato ufficiale AIIP.
«Nelle prossime ore si chiuderà un patto di ferro tra i membri della Commissione Europea in virtù del quale il Presidente Barroso potrebbe decidere di cancellare l’obbligo di regolamentazione dell’accesso alle reti mobili, per mettere pace tra le due supercommissarie europee, Viviane Reding e Neelie Kroes, in tutti i paesi europei. È un fatto drammatico che diminuirebbe la già scarsissima possibilità di fare concorrenza nel settore e lascerebbe, ai pochi operatori mobili già esistenti, il potere di stabilire a quanto ammonta il pedaggio che gli altri operatori devono pagargli se vogliono accedere alla loro rete». Secondo AIIP, insomma, il prezzo delle chiamate potrebbe avere una improvvisa impennata e nel giro di pochi giorni Barroso potrebbe dare il via alla nuova pericolosa involuzione annunciata.
Al coro delle proteste si unisce anche AltroConsumo, da cui parte una iniziativa concreta formalizzata in una lettera aperta al Vice Presidente della Commissione Europea Franco Frattini. Cita la lettera (pdf): «il motivo specifico per il quale Le scriviamo è per esprimere la nostra netta contrarietà rispetto alla proposta del Commissario Neelie Kroes di eliminare il mercato 15 […] Ove, infatti, non ci fosse un ripensamento su questo punto si rischierebbe di consolidare nel settore della telefonia mobile, e non solo in quello, un oligopolio pericoloso per lo sviluppo efficiente del mercato e contrario agli interessi dei consumatori […] se un operatore di rete fissa chiedesse l’accesso alla rete mobile, stante la proposta del Commissario Neelie Kroes, tutto ciò diverrebbe impossibile perchè non ci sarebbe alcuna regolamentazione a supporto».
Il rischio indicato è dunque quello di un improvviso innalzamento delle barriere all’entrata in un mercato che rischierebbe così di cristallizzarsi sulle posizioni esistenti. L’esito sarebbe quello di un oligopolio garantito per legge, la cui conseguenza sarebbe quella di un inesorabile aumento dei prezzi direttamente provocato da un cartello avallato da quella stessa commissione che dovrebbe invece vigilare sulla massima concorrenzialità del mercato.