Dopo l’appello da parte di alcuni noti provider all’AGCOM per avere garanzie su un mercato a banda larga italiano più concorrenziale, interviene ora l’AIIP (Associazioni Internet Provider) che rincara la dose intervenendo fortemente contro l’attuale politica di Telecom.
L’AIIP individua il problema cardine del tanto criticato mercato italiano: Telecom gestisce con troppa disinvoltura le regole d’accesso e i costi della rete rischiando di compromettere seriamente il già precario equilibrio del mercato a banda larga.
Dunque la questione principale è “Open Access“, la divisione creata ad hoc da Telecom per gestire la rete è una struttura che dovrebbe seguire delle specifiche linee guida dettate dall’AGCOM.
Tuttavia sembra che in effetti la linea seguita da Open Access non sia quella stabilita dell’autority.
AIIP ha paura che Telecom riesca a far cambiare dall’AGCOM alcuni regolamenti a suo favore. Per esempio, Telecom starebbe suggerendo di far eliminare il Bitstream da una parte del territorio italiano, e ancora peggio di eliminare l’obbligo di replicabilità dell’offerta al dettaglio da parte dei provider wholesale.
Come dire che Telecom da padrona della rete potrebbe vendere agli utenti un’ADSL a 10? e costringere gli altri provider che noleggiano la rete Telecom a vendere al pubblico la stessa adsl a 20?.
A Telecom sembrerebbe poi che non gli dispiacerebbe essere controllata di meno dal punto di vista delle offerte e dei piani futuri di sviluppo.
Si capisce dunque la netta preoccupazione dell’AIIP.