L’arte del bonsai arriva dal Giappone, almeno nella sua forma più conosciuta, pur essendo nata originariamente in Cina. Consiste nella tecnica di indirizzare con precisione la crescita di una pianta fino a farle assumere forme e dimensioni evolute, senza interferire negativamente sul suo equilibrio vegetativo e funzionale. Una filosofia, per molti appassionati, che grazie ad una campagna di crowdfunding può ora essere reinterpretata in chiave hi-tech.
Air Bonsai è l’idea proposta dal team Hoshinchu su Kickstarter, con l’obiettivo iniziale di raccogliere gli 80.000 dollari necessari per finanziarne la commercializzazione. Il traguardo è già stato ampiamente raggiunto e superato con ancora oltre un mese davanti prima della scadenza. Si tratta, in estrema sintesi, di una pianta che fluttua a circa due centimetri di distanza dalla propria base. Il principio di funzionamento è del tutto simile a quello dei cosiddetti hover speaker, ovvero altoparlanti Bluetooth che oltre a permettere la riproduzione della musica in modalità wireless rimangono sempre sospesi a mezz’aria.
Il segreto risiede nella presenza di magneti accuratamente posizionati nelle due componenti, la Energy Base” (o Base di Energia) e la Little Star (“Piccola Stella”) ottenuta dalla lavorazione della pietra di lava, allineati in modo da respingersi a vicenda causando dunque la levitazione. Sono disponibili per l’acquisto diversi set, realizzati con finiture e materiali differenti, in vendita a partire da 200 dollari. Va precisato che il prodotto non viene commercializzato con la pianta inclusa, poiché le normative nipponiche impediscono l’esportazione di vegetali per scopi di questo tipo. Chi compra Air Bonsai può dunque scegliere di utilizzarlo con qualsiasi pianta o fiore, a propria discrezione.
Una curiosità: il termine “bonsai” è costituito in giapponese da due ideogrammi. Il primo, “bon”, significa “bacinella” (o “ciotola”), mentre il secondo, “sai”, si può tradurre con il verbo “piantare”.