Lo scorso anno Airbus ha creato la divisione Urban Air Mobility che, come si può intuire già dal nome, focalizza il proprio impegno sulla ricerca e sullo sviluppo di soluzioni dedicate alla mobilità aerea in ambito urbano. L’obiettivo è uno solo: risolvere problemi attuali come il traffico e l’inquinamento mediante l’impiego di concept innovativi, tecnologicamente avanzati e sostenibili.
Oggi il CEO del gruppo, Tom Enders, annuncia che entro la fine dell’anno sarà pronto il primo prototipo di una self-driving car volante. Un mezzo in grado dunque di spostarsi nel cielo delle città, senza conducente e in modo del tutto sicuro. Un sistema di trasporto che sembra uscito da un film di fantascienza, ma che in realtà sta prendendo forma nei laboratori di Airbus. Sfruttare la dimensione verticale dei contesti cittadini, oltre a sgravare il flusso di veicoli che circa al livello della strada, apporterà benefici concreti anche per quanto riguarda i costi di realizzazione e manutenzione delle infrastrutture, che andranno di fatto a scomparire. Queste le sue parole.
Cento anni fa il trasporto pubblico in ambito urbano è andato sottoterra, oggi abbiamo le competenze tecnologiche per andare in alto. Al momento siamo in una fase sperimentale, ma stiamo valutando questa possibilità molto seriamente.
Nel futuro del gruppo ci sono visioni come quelle legate alla guida autonoma e all’intelligenza artificiale, ma non solo: lo scorso anno Airbus ha annunciato una partnership con Uber, per fornire alcuni elicotteri impiegati dal servizio di ride sharing in occasione del Sundance Film Festival in scena a Utah. Un’iniziativa che potrebbe essere replicata altrove, magari in concomitanza con altri eventi che registrano una forte affluenza di pubblico. Il gruppo non ha dichiarato se e quanto il mezzo in questione verrà reso disponibile al pubblico.