I droni sono sicuramente un fenomeno di massa e molte aziende hanno colto l’occasione per realizzare progetti innovativi. Amazon, per esempio, è stata la prima a voler creare droni da utilizzarsi per le consegne dei prodotti acquistati. Esempi di vari utilizzi ce ne sono molti tra cui alcuni estremi come il drone EHang 184 mostrato al CES 2016 di Las Vegas, una sorta di taxi volante in grado di trasportare una persona. Un’esempio d’utilizzo dei droni ancora più estremo arriva da AirMule, una sorta di drone ambulanza realizzato dall’azienda israeliana Tactical Robotics.
Difficile pensarlo come un drone classico anche se trattasi di un mezzo aereo a guida autonoma in grado di decollare ed atterrare verticalmente. All’interno di questo particolare mezzo volante possono trovare posto 2 persone ed il drone è in grado di trasportare carichi sino a circa 450 Kg di peso. L’autonomia dichiarata è di 31 miglia cioè circa 50 chilometri. AirMule, letteralmente il “mulo volante”, è stato progettato per poter operare in condizioni estreme dove i normali elicotteri, per esempio, non possono atterrare. Dunque, AirMule potrà essere utilizzato, per esempio, in scenari di guerra per soccorrere eventuali feriti o persone in difficoltà.
La struttura tecnica di AirMule è davvero molto particolare e si differenzia molto da quella dei classici droni. AirMule dispone, infatti, di due rotori controrotanti protetti all’interno della fusoliera. Scelta effettuata soprattutto per ragioni di sicurezza visti gli ambiti applicativi di questo mezzo volante. Il suo design compatto potrebbe permettere ad AirMule di trovare anche ambiti applicativi diversi da quelli critici delle guerre come soccorrere le persone in comuni ambienti urbani.
Il primo volo di prova con controllo a vista è stata effettuato con successo presso il campo volo del kibbutz di Megiddo. La società prevede di dimostrare le capacità di trasporto di AirMule attraverso altre simulazioni nel corso dell’anno.