Da oggi il servizio Airport Express è un po’ più aperto. Il merito è dello sviluppatore James Laird, il quale ha voluto agire per sbloccare i limiti dello strumento per renderlo molto più utile nell’uso quotidiano dei file.
AirPlay prende la musica della libreria iTunes sul computer e la trasmette in modalità wireless a qualsiasi stereo o set di altoparlanti della casa. Devi solo collegare AirPort Express a una presa di corrente vicino agli altoparlanti e collegare questi ultimi con un cavo audio.
Fino ad oggi Apple aveva imposto restrizioni molto precise: iTunes poteva sfruttare Apple Airport Express così come servizi di terze parti potevano utilizzare il medesimo servizio, ma Apple Airport Express al tempo stesso non poteva essere utilizzato per trasmettere i contenuti su prodotti terzi non-Apple (a meno di non passare tramite ulteriori basi AirPlay o Apple Tv). Quel che James Laird è riuscito a fare è scovare la chiave della crittografia Airplay tramite reverse engeneering, rendendo di fatto inutile il “segreto” Apple e consentendo a tutti gli interessati di portare la musica di iTunes sul proprio media preferito senza dover dipendere forzatamente dalle imposizioni di Cupertino.
Il codice di James Laird è scritto in Perl e C e crea il cosiddetto “ShariPort” con cui i contenuti possono essere liberamente distribuiti via Wi-Fi così come fino ad oggi era possibile all’interno delle limitazioni AirPlay Express (limitate ai prodotti Apple o quelli dei canali partner).
Se Steve Wozniak negli ultimi giorni predicava un’Apple più aperta, il suo appello ha immediatamente ricevuto risposta. Ma non è probabilmente questa la risposta che Wozniak si aspettava, né quella che Steve Jobs gradisce.
La tua libreria iTunes contiene una vasta raccolta di musica digitale, organizzata in playlist perfette per ogni occasione. Ora però vorresti goderti il tutto sullo stereo in salotto, e non solo nello studio dove tieni il computer. Da oggi, grazie a AirPort Express con AirPlay, il sogno diventa realtà.
E con ShariPort fa un passo in più, mettendo nelle mani degli utenti ulteriori possibilità fino ad oggi negate dalle policy di sviluppo Apple.